Stop all'abusivismo e al "nero". Firmato il protocollo per la legalità nel lavoro

Un abusivo, un lavoratore in nero costituiscono un danno per le imprese vere, un rischio per i consumatori, un problema per lo Stato e le amministrazioni locali.

È per questo che la CNA, insieme ad altre associazioni di categoria e ai sindacati, ha firmato mercoledì 15 aprile un protocollo di intesa con l’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana per il contrasto dell’abusivismo e del lavoro sommerso.

Leggi il protocollo

Il protocollo prevede degli impegni congiunti. Ad esempio, e ne elenchiamo solo alcuni rimandando al testo del protocollo: da parte delle parti sociali (associazioni datoriali e sindacali) l’impegno a promuovere, in collaborazione con le amministrazioni comunali, una campagna di affissioni negli esercizi commerciali e nei luoghi pubblici, per invitare i cittadini a utilizzare solo imprese e lavoratori regolari per la fornitura di prodotti e servizi; da parte dell’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana, invece, promuovere l’adozione nei Comuni di provvedimenti per rendere cogente il divieto di offerta di servizi e prodotti abusivi o irregolari.

E tanti altri che si possono leggere integralmente nel protocollo.

CNA Treviso, da anni impegnata nella lotta all’abusivismo e al lavoro nero, ha attivato una mail per raccogliere le segnalazioni di attività illegali e diramarle poi agli enti competenti.

Per segnalare i casi di abusivismo scrivere a: stopabusivismo.treviso@cna.it

L’obiettivo che perseguono le associazioni di categoria firmatarie del protocollo (oltre a CNA, Confartigianato e Casartigiani) e i sindacati (Cisl, Cgil e Uil), è l’ “illegalità zero”. La provincia di Treviso non è messa malissimo, si colloca al 96º posto della graduatoria nazionale per tasso di irregolarità degli occupati, di 6 punti inferiore rispetto alla media nazionale.

Tuttavia non basta. E le associazioni di categoria contano, con questo protocollo, di fare ampi passi verso la illegalità zero.