Expo 2015, Nutrire il pianeta: il ruolo delle donne

Esperti di tutto il mondo sono già al lavoro per lasciare una eredità morale quale risultato del prossimo evento EXPO 2015 che si terrà a Milano a partire dal prossimo maggio, si chiamerà “la Carta di Milano” e sarà un “Patto sul Cibo” ed avrà lo stesso valore del Protocollo di Kyoto sottoscritto per fissare regole in materia di ambiente.

Le donne di tutto il mondo, di ogni Paese o cultura sono invitate all’appuntamento che si svolgerà durante l’EXPO 2015 per parlare di nutrizione e lo faranno mettendo al centro del dibattito la cultura femminile.

I contenuti e gli argomenti trattati con una lettura di genere determineranno la differenza tra i progetti avendo però come unico obiettivo una nuova cultura mondiale dell’alimentazione e visto che ogni donna è depositaria di pratiche, conoscenze e tradizioni legate al cibo e alla capacità di nutrire, le donne saranno le protagoniste.

Il ruolo di madre/nutrice accomuna le donne alla cultura di ogni paese, uguali nel gesto di allattare il figlio e di prendersi cura non solo di se stesse ma anche degli altri le rende uniche e in grado di agire all’unisono sul tema del nutrimento.

Durante l’EXPO 2015 il tema sarà “NUTRIRE IL PIANETA energia per la vita” le women quindi, guidate  dal qualificato comitato di WE-Women for Expo International, Presieduto da Federica Mogherini Ministro Europeo agli Affari Esteri e Cooperazione, Presidente Onoraria Emma Bonino già Commissario Europeo agli aiuti Umanitari e tutela dei Consumatori e Marta Dassù Presidente Onoraria studiosa di Politica Internazionale, rifletteranno sul ruolo femminile all’interno del nuovo obiettivo di sviluppo sostenibile che diventerà il tema principale  per l’impegno mondiale allo sviluppo.

Il lavoro che svolgerà WE-Women vuole mettere al centro del percorso l’innata capacità delle donne, “del prendersi cura” e possa diventare un concetto vivo e vivibile dal quale partire per ripensare al futuro cominciando proprio dall’alimentazione e dal nutrire.

Combattere lo spreco alimentare, consapevoli che 842 milioni di persone, circa una su otto nel mondo soffrono cronicamente la fame e non dispongono di cibo sufficiente per condurre una vita attiva(In Africa una persona su quattro e sottoalimentata),deve diventare la priorità di ogni governo, di ogni singola impresa ma soprattutto di ogni singolo individuo in quanto ogni piccolo gesto quotidiano fatto da ogni singola persona può significare la goccia che arricchisce un nuovo modo di comportarsi finalizzato ad un consumo responsabile e orientato ad educare le generazioni future.

In occasione della recente visita alla FAO il 24 novembre scorso, Papa Francesco ha sottolineato come sia importante il problema del cibo nel mondo affermando che “la prima preoccupazione deve essere la persona stessa; che tante persone alle quali è venuto a mancare  il cibo quotidiano hanno smesso di pensare alla vita, ai rapporti familiari e sociali e lottano solo per la sopravvivenza”; ha inoltre definito  paradosso dell’abbondanza il fatto che ci sia al mondo cibo per tutti ma non tutti possono mangiare; ha sottolineato inoltre quanto sia negativo lo  scarto lo speco di cibo nonché il consumo eccessivo del territorio. Ha quindi sintetizzato tali concetti in tre priorità da non perdere mai di vista: la dignità della persona; l’importanza di essere uomini e donne testimoni di carità e di custodire la terra che è madre di tutti.

Le donne di tutto il mondo quindi, hanno molti argomenti su cui convergere, contaminarsi per condividere  un unico obiettivo: quello di nutrire tutti gli abitanti del pianeta, credere nella redistribuzione, favorire l’accesso al cibo e trasferire il pensare al “noi “invece che pensare all’ ”io”, combattere lo spreco alimentare per dare spazio alla equità.

Nel nostro bagaglio di pensionate cosa abbiamo e cosa sentiamo di poter trasferire concretamente per dare il nostro contributo a questo coinvolgente dibattito e sentirci partecipi del futuro.

Sicuramente parlarne a tutti i “tavoli” che abbiamo occasione di frequentare  e poi con gesti quotidiani che ognuna di noi si trova a vivere: essere più concentrate nel risparmio e nell’approvvigionamento, nella scelta degli acquisti alimentari, non solo per spendere meno ma anche per evitare sprechi; nell’attenzione alla ricerca di una dieta in sintonia con la nostra età e rispettosa del nostro benessere fisico; ripensare alle riccette che le nonne usavano quando “spaccavano un uovo in quattro” per imbastire una cena per sei.

A questo proposito ci viene offerta la possibilità di inserire una nostra ricetta economica o di riciclo nel sito WE-women for expo progetto globale –cliccando poi su “ricette per la vita”: io ho provato e ho avuto la sorpresa il giorno dopo di vederla pubblicata. Provate anche voi ad inviarla: potremmo diventare un’onda.

Mariarosa Battan
Vicepresidente nazionale CNA Pensionati


 

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