Nuove opportunità di formazione finanziata per imprese e lavoratori dipendenti

La Regione del Veneto ha emanato recenti provvedimenti allo scopo di dare risposta specifica ai fabbisogni formativi e professionali del sistema produttivo veneto.

Le iniziative proposte mirano ad aggiornare e sviluppare le competenze chiave per superare la crisi, prevedendo diverse tipologie di interventi sia a sostegno delle fasce di popolazione più colpite dalla crisi del mercato del lavoro – giovani, donne, lavoratori dipendenti –  che per la valorizzazione delle eccellenze e il rilancio della competitività delle imprese venete.

I dispositivi sono concepiti attraverso la modalità a sportello (ogni 15 giorni fino a fine anno) e a voucher (per l’alta formazione, rivolgendosi sia a soggetti occupati che disoccupati).

Si tratta delle:

DGR n. 701 del 14 Maggio 2013 – Direttiva per la realizzazione delle “Work Experience” – Fase II – Modalità a sportello – Anno 2013 (1)

DGR n. 700 del 14 Maggio 2013 – Catalogo Interregionale Alta Formazione – V edizione – Annualità 2013 (2)

DGR n. 702 del 14 Maggio 2013 – Direttiva per la realizzazione di Politiche Attive – Modalità a sportello (3).

DGR n. 869 del 4 Giugno 2013 – Rilanciare l’impresa veneta (4)

DGR n. 875 del 4 Giugno 2013 – Percorsi di mobilità transnazionale e interregionale professionalizzante (5)

CNA Formazione è in grado di supportare sia utenti persone fisiche che aziende in tutte queste tipologie di opportunità formative.

 NOTE DI APPROFONDIMENO SUI BANDI:

 (1)  Il bando Work Experience ha lo scopo di far conoscere e sperimentare in modo concreto la realtà lavorativa attraverso una formazione professionale e un addestramento pratico direttamente sul luogo di lavoro rivolto prevalentemente a giovani disoccupati e inoccupati, donne in reinserimento lavorativo, soggetti disoccupati di breve durata (meno di un anno di disoccupazione)

(2)  Sul bando dell’Alta Formazione promuoviamo due percorsi formativi, un primo di esperto per la gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro, un secondo progetto per formare un profilo professionale di esperto per la gestione delle energie rinnovabili nel settore dell’impiantistica.

(3)  Il nuovo bando sulle Politiche Attive trasforma radicalmente la gestione dei servizi la lavoro e si pone gli obbiettivi di:

–       favorire l’inserimento o il reimpiego di lavoratori sospesi in CIGS o CIG in deroga, disoccupati di lunga durata (più di 12 mesi di disoccupazione) e lavoratori in mobilità, proponendo agli stessi dei percorsi di formazione a carattere professionalizzante, anche finalizzati all’autoimprenditorialità, abbinanti anche all’esperienza obbligatoria di tirocinio in aziende del territorio;

–       sostenere le imprese in crisi in processi di adeguamento dei loro processi produttivi e organizzativi, per favorire il rilancio della competitività, formando i propri lavoratori, e consentendo tra le spese ammesse, se necessarie al progetto e nel limite del 30% all’acquisto e rinnovo di impianti/macchinari, canoni leasing, spese di progettazione, acquisto hardware, licenze, brevetti, banche dati, perizie tecniche.

(4) con il bando Rilanciare l’impresa veneta vengono finanziati progetti di formazione e/o aggiornamento di figure professionali dirigenziali e manageriali, ivi comprese quelle figure di “cerniera” e di supporto all’innovazione particolarmente importanti per l’innovazione delle PMI. Riconoscendo anche in questo caso contributi a favore dei processi di trasferimento tecnologico e allo sviluppo di strutture di ricerca interne alle imprese, e per la diffusione di servizi di consulenza esterna a sostegno delle PMI finalizzati al processo evolutivo aziendale e alla continuità d’impresa

(5) il bando intende sostenere percorsi di mobilità transnazionale e interregionale professionalizzante consentendo ai cittadini del Veneto di compiere esperienze conoscitive e di apprendimento presso organizzazioni presenti sul territorio italiano, al di fuori del Veneto, nei Paesi dell’Unione europea, nei Paese aderenti all’Associazione europea per il libero scambio (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera) e nei Paesi candidati all’adesione (Croazia e Turchia). I percorsi di mobilità si traducono in stage, per un apprendimento pratico individuale finalizzato a conoscere ambienti di lavoro e ad acquisire conoscenze, abilità e competenze connesse ad una specifica attività, anche ad alto contenuto innovativo e di eccellenza. Essi possono essere articolati in periodi di formazione/lavoro presso imprese o altri tipi di organizzazione, di durata media fino a 6 mesi, o visite di approfondimento/scambio, anche di breve durata, mirate ad acquisire specifiche competenze. Le metodologie formative che saranno impiegate riguardano il training on the job, il mentoring, l’affiancamento in situazione di lavoro. L’iniziativa si rivolge specificamente alle persone fisiche, a prescindere dal loro status occupazionale.


 

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