Femminicidio, CNA Impresa Donna: Il decreto deve diventare legge al più presto

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«Malgrado i continui assassinii di donne e le violenze, il Parlamento si permette ritardi nella conversione del decreto legge sul femminicidio, con il rischio concreto di decadenza sotto i colpi dei 414 emendamenti che ne stanno ritardando l’iter parlamentare. Quello è un testo, con tutti i limiti che può avere, che deve diventare legge al più presto per mettere un punto fermo nella battaglia del Paese a contenimento di un fenomeno tanto allarmante quanto inaccettabile».

Lo afferma Rosi Silvestrini, presidente di CNA Impresa Donna, che prima dell’estate, coinvolgendo le altre associazioni di categoria, il sindacato, le istituzioni e altre associazioni del territorio, ha promosso una raccolta firme per sostenere una legge contro il femminicidio, idea quest’ultima sostenuta con forza dal presidente della Camera on. Laura Boldrini.

La petizione trevigiana promossa dal “Tavolo trevigiano delle donne per fermare la strage delle donne” a cui aderiscono Cisl, Cgil, Uil, la Consulta femminile di Treviso, il Telefono Rosa, la Consigliera di Parità, la Commissione provinciale Pari Opportunità, e tante altre associazioni, ha raggiunto già le 5.000 firme, grazie al contributo attivo di molti Comuni della Marca.

L’iniziativa ha superato addirittura i confini provinciali: stanno raccogliendo firme per la petizione trevigiana il Comitato per i diritti femminili di Sant’Antimo (NA) che domenica mattina (29 settembre) allestirà un gazebo nella piazza della cittadina.

Giusy Ferriero, la giovanissima presidente del Comitato legato al movimento Giovane Italia, è venuta a c

onoscenza dell’iniziativa trevigiana tramite internet. La raccolta firme si inserisce in una serie di attività del Comitato a favore di donne che hanno subito violenza, «per non lasciarle senza “voce”».

«La battaglia per la salute e il diritto alla vita delle donne è trasversale agli schieramenti politici e appartiene ad ogni area del Paese – conclude Mariarosa Battan, coordinatrice di CNA Impresa Donna -. Siamo molto contente che giovani donne del Sud abbiano deciso di sostenere questa iniziativa».