CNA Oderzo, sì al pagamento di Imu e Tasi A RATE per le imprese

Gianfranco_Vianello«La questione sollevata dal consigliere Zago è un problema reale delle imprese: agli imprenditori deve essere concessa la rateizzazione automatica, su richiesta, di Imu e di Tasi. Molte aziende infatti, a causa di problemi finanziari, non sono in grado di pagare somme di denaro elevate in una o due soluzioni, come previsto dai regolamenti comunali di Imu e di Tasi».

Lo afferma Gianfranco Vianello, direttore della CNA mandamentale di Oderzo, che ha di recente dovuto affrontare il caso di un imprenditore a cui è stata negata, da un Comune trevigiano (non Oderzo), la rateizzazione dell’Imu.

«L’imprenditore chiedeva la rateizzazione di 17.000 euro – spiega Vianello – il Comune l’ha negata, dicendo di aspettare la cartella esattoriale da Equitalia e di chiedere a questo ente la rateizzazione. La rateizzazione è stata richiesta e concessa  ma, con essa, è arrivata anche la sanzione: ora l’impresa deve pagare 22.000 euro, il 30% in più! Non è affatto giusto trattare i contribuenti in questo modo: quell’imprenditore voleva pagare e voleva pagare nei tempi previsti dalla legge ma non ce la faceva. La concessione della rateizzazione deve essere automatica, se un imprenditore la chiede, e senza trafile burocratiche o discrezionalità da parte dei funzionari pubblici. Serve un nuovo rapporto tra fisco e cittadini».

In genere, i regolamenti comunali delle entrate prevedono già la possibilità per il contribuente di rateizzare il pagamento delle imposte (nel caso di Oderzo, all’art. 19 per importi superiori ai 250 euro). Non lo prevedono però i regolamenti specifici di Imu e Tasi, che stabiliscono una o due scadenze. Troppo poche per imprese che hanno importi alti da versare.

«Trovo corretta e necessaria anche la proposta di Zago di abolire la fideiussione – continua Vianello -. Se un’impresa è in difficoltà, come fa a versare la fideiussione a garanzia del debito?»

Per la CNA la vera strada da percorrere, su cui la Confederazione Artigiana si sta battendo a livello nazionale, è l’abolizione dell’Imu sui beni strumentali dell’impresa:  già il reddito dell’impresa viene lautamente tassato dallo Stato; è una grave ingiustizia, una vera e propria follia fiscale, tassare l’immobile funzionale alla produzione di quel reddito. Secondo la CNA è una doppia tassazione che grava sull’impresa da abolire senza “se e senza ma”.


 

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