Decreto Rilancio, la CNA: «Trasformare velocemente gli impegni in atti concreti» Il presidente Lorerenzetto evidenzia positività e note dolenti della manovra

«In attesa di verificare da vicino ogni singola misura, il Decreto Rilancio sembra fornire significative risposte alle sollecitazioni del mondo dell’artigianato e delle piccole imprese volte a mitigare il terribile impatto di una crisi senza precedenti. L’efficacia delle misure adottate dipenderà però dalla velocità con cui si sapranno trasformare gli impegni in atti concreti: è vitale  trasmettere le risorse stanziate ai beneficiari, a partire dalla liquidità promessa. Sta infatti crescendo nel mondo artigiano la preoccupazione per il futuro e con essa la sfiducia. Bisogna agire in fretta e con la massima coesione di tutte le istituzioni e le forze sociali».

Lo afferma Alfonso Lorenzetto, presidente territoriale di CNA Treviso.

DECRETO RILANCIO: POSITIVITÀ E NOTE DOLENTI

Per la CNA le note più positive della manovra da 55 miliardi di euro varata dal Governo sono:

  • gli indennizzi a fondo perduto,
  • l’estensione del credito d’imposta sulle locazioni,
  • il taglio di IRAP e bollette,
  • il potenziamento della cassa integrazione per FSBA,
  • l’Ecobonus potenziato al 110 per cento,
  • la cancellazione delle clausole di salvaguardia.

Ci sono tuttavia anche delle note dolenti. Si deve fare di più, secondo la CNA, per le micro-imprese, che non possono beneficiare della cancellazione del versamento IRAP e per i settori del turismo e del trasporto persone le cui prospettive per i prossimi mesi si presentano più cupe.

La riapertura delle attività deve procedere spedita, evitando che l’attuazione delle disposizioni a tutela della salute ne ostacolino la ripresa.

APRIRE IL CANTIERE DELLA FASE 3

Per la CNA è inoltre importante che si apra con rapidità il cantiere della Fase 3, la fase delle misure strutturali che consentano di recuperare quella crescita robusta che manca all’Italia da decenni.

«Una fase che dovrà essere fatta di una inedita e straordinaria eliminazione dei freni burocratici all’iniziativa economica e agli appalti, a partire da quelli piccoli immediatamente cantierabili, di una profonda riforma della fiscalità in ottica di semplificazione e riduzione della pressione sulle imprese, della modernizzazione della legislazione sul lavoro» conclude il Presidente di CNA Treviso.

Sfide complesse ma non eludibili, che si possono vincere con il contributo di tutte le componenti vitali della società.


 

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