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Il caro-bollette si contrasta grazie ai “nuovi” fringe benefit Webinar giovedì 24 novembre ore 18.00
I fringe benefit sono compensi in natura che il datore di lavoro può erogare ai propri dipendenti sotto forma di prestazioni di welfare aziendale.
Esistono da tempo e sono sempre più graditi da imprenditori e lavoratori perché completamente deducibili dal reddito di impresa, per gli uni, e completamente detassati per gli altri.
La novità è che con il decreto Aiuti-bis (decreto legge n. 115 del 9 agosto 2022) il limite non tassabile è stato alzato da 258,23 euro a 600 euro annui e che nel decreto Aiuti-quater è previsto un’innalzamento a 3000 euro.
Con una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate (circolare n. 35 del 4 novembre 2022) è stata definita l’applicabilità dei fringe benefit anche alle bollette domestiche.
Oltre ai beni e servizi, dunque, l’impresa può farsi carico del pagamento delle utenze domestiche dei propri lavoratori relative ai servizi:
- idrico integrato,
- dell’energia elettrica
- e del gas naturale.
Tali benefit, sono erogabili anche ad personam e riguardano i titolari sia di redditi di lavoro dipendente che di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.
Si può fruire una sola volta del beneficio in relazione alle medesime spese. In caso di superamento del limite di euro 600, l’intero importo corrisposto e non solo l’eccedenza viene assoggettato a tassazione ordinaria.
L’innalzamento a 600 euro del limite ai fringe benefit (e in prospettiva a 3000 euro) costituisce, per il solo anno 2022, un’agevolazione ulteriore, diversa e autonoma, rispetto al bonus carburante di 200 euro (art. 2 del decreto legge 21/2022).
Informazioni e assistenza
Per ulteriori informazioni e per richiedere supporto, le imprese si possono rivolgere agli Uffici Paghe della sede CNA di riferimento.
Il webinar giovedì 24 novembre
Trattandosi di una novità importante, CNA offre un webinar, giovedì 24 novembre alle ore 18, per illustrare a imprese e lavoratori i cambiamenti intercorsi in tema di fringe benefit (e quelli che arriveranno) e anche, con l’occasione, il contributo straordinario “una tantum” di Ebav per fronteggiare il caro-energia a favore delle aziende artigiane aderenti.
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