Obblighi formativi per i lavoratori che percepiscono trattamenti di sostegno al reddito

La riforma del mercato del lavoro ha imposto obblighi formativi ai lavoratori sospesi dall’attività lavorativa che beneficiano di prestazione di sostegno al reddito (es. cig, cigs e deroga). I lavoratori che rifiutano di essere avviati ad un corso di formazione o di riqualificazione o non lo frequentano regolarmente senza giustificato motivo decadono dai trattamenti (art. 4, co. 40, L. n. 92/2012).

L’obbligo formativo riguarda solo i corsi di aggiornamento e di formazione erogati nel corso del rapporto di lavoro, funzionali al reinserimento lavorativo e alla salvaguardia dei livelli occupazionali. In particolare, il Dicastero ha precisato che tra gli obblighi formativi previsti dal Testo Unico della sicurezza possono rientrare in tale definizione:

– i corsi di formazione finalizzati al trasferimento o cambiamento di mansioni o alla introduzione di nuove attrezzature o di nuove tecnologie, di nuove sostanze o preparati pericolosi;
– i corsi di aggiornamento quinquennali previsti dall’Accordo del 21 dicembre 2011 della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.

Sono, invece, considerati esclusi i corsi previsti in occasione della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio della somministrazione di lavoro.

L’INPS, riprendendo la ricostruzione del Ministero del lavoro, conferma che tutti gli obblighi formativi in materia di salute e di sicurezza sul lavoro che dovrebbero essere svolti durante l’orario di lavoro possono essere equiparati ai corsi di formazione e di riqualificazione. Tali corsi sono, dunque, da considerare obbligatori, a pena di decadenza del trattamento di sostegno al reddito. Ne consegue che la loro frequenza è pienamente compatibile con il trattamento di integrazione salariale.