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Le imprenditrici di CNA aderiscono all’appello per salvare l’iraniana Sakineh
Le imprenditrici trevigiane di CNA Impresa Donna aderiscono all’appello per salvare Sakineh. Non è la prima volta che si mobilitano contro la lapidazione di presunte adultere.
«Ribadiamo la nostra condanna al barbarico atto della lapidazione e a qualsiasi forma di pena capitale, e siamo vicine a Sakineh e a tutte quelle donne nel mondo che si trovano nelle sue stesse terribili condizioni» afferma Mariarosa Battan, coordinatrice di CNA Impresa Donna.
«L’Iran è da poco rappresentato nella Commissione ONU per la condizione femminile – aggiunge Battan -. Crediamo che, anche attraverso quest’organismo, si debbano fare pressioni su quel Paese affinché adotti una cultura del rispetto della persona e dei diritti fondamentali dell’uomo e, di conseguenza, venga abolita la lapidazione».