Il nuovo Statuto nazionale delinea una CNA al passo con in tempi

daniele vaccarino

Giovedì 26 marzo si è tenuta a Roma, presso l’Auditorium Antonianum, l’Assemblea straordinaria di CNA, che ha approvato all’unanimità il nuovo statuto di Cna Nazionale. Le modifiche introdotte segnano ulteriormente il cambiamento che la Confederazione ha avviato negli ultimi anni.

Tali modifiche mirano a rafforzare il legame con il sistema delle imprese associate ed essere maggiormente attrattivi con le nuove, oltre ad ampliare la rappresentanza e migliorarne l’impalcatura e le articolazioni del Sistema.

Il cambiamento dei paradigmi economici e tutte le mutazioni che la società e il tessuto imprenditoriale stanno affrontando hanno portato la Confederazione ad un’attenta riflessione che si è tradotta anche in una semplificazione di organi e procedure.

Tutte le modifiche approvate all’unanimità, renderanno la Confederazione ancora più moderna e rispondente ai bisogni delle imprese.

«L’Organizzazione ha imboccato con decisione la strada del rinnovamento – afferma Alfonso Lorenzetto, presidente provinciale della CNA e delegato all’Assemblea nazionale -. Da un lato: nuovo approccio verso le imprese e nuove modalità di offerta dei servizi, un’organizzaizone più snella, una rappresentanza più ampia, più trasparenza e partecipazione democratica. È stato un senz’altro un passaggio importante che dà il segno della vitalità della CNA e della propensione a recepire velocemente in cambiamenti in atto nel mondo economico, sociale, istituzionale».

delegati veneti

Tra le novità introdotte nello Statuto spiccano: l’apertura a 360 gradi della rappresentanza del mondo produttivo a 360 gradi, compreso il mondo dell’industria, del commercio, del turismo, e le professioni. L’approccio al mercato da global service, con servizi non solo all’impresa ma anche ai cittadini (v. CNA Cittadini).

In accordo con i nuovi assetti istituzionali che si stanno delineando, le articolazioni provinciali vengono sostituite da articolazioni territoriali (che non potranno avere meno di 500 iscritti e un fatturato inferiore a 500 mila euro) con possibilità di aggregazioni.

Incarichi a tempo per segretari e direttori e maggiore rappresentatività femminile negli organismi dirigenti (le donne non potranno essere meno del 20 per cento). Entrano nella direzione nazionale i presidenti di Epasa ed Ecipa, e nella direzione nazionale i presidenti delle Unioni. Vengono previsti dei meccanismi per garantire maggiore democraticità nella selezione della classe dirigente.

Obbligo di tutte le società del sistema di dotarsi di un collegio dei revisore dei conti e obbligo del controllo dei bilanci da parte dei livelli superiori.

Tra i delegati trevigiani, oltre a catia Olivetto, anche Mariarosa Battan, vicepresidente nazionale di CNA Pensionati (oltre che presidente di CNA Pensionati di Treviso): «Una novità importante riguarda anche i pensionati che, con le modifiche allo Statuto approvate ieri, acquisiscono maggiore rappresentatività negli organismi associativi».

Con l’approvazione del nuovo Statuto inizia un periodo transitorio: le nuove norme avranno decorrenza dal 2017.


 

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