«Più Europa, meno nazionalismi»: la ricetta per rimanere protagonisti della storia del mondo

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Un appello alla classe dirigente e ai media a «mettere il progetto Europa in cima alle proprie rispettive agende perché oggi per la prima volta è concreto il rischio della dissoluzione europea».

A lanciarlo è stata Mercedes Bresso, relatrice della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo, insieme a Giorgio Anselmi, presidente del Movimento Federalista Europeo (MEF), questa mattina nell’ambito dell’incontro “Europa, se non ora, quando?” promosso dall’associazione “Partecipare il Presente” e ospitato dalla CNA provinciale di Treviso.

«La questione europea non è più da considerare scontata e la classe dirigente si deve mobilitare – ha scandito l’on. Bresso -. Fa paura questa caduta del progetto europeo nei cuori e nella testa delle persone, e anche il ruolo dei media è strategico per spiegare che se “salta” l’Europa, il nostro continente esce dalla storia futura del mondo, esce dall’economia, e la qualità della vita crollerà sempre di più per tutti i Paesi dell’Unione. Abbiamo già sperimentato cosa significa una crisi economica lunga e continuativa…».

Uno scenario non auspicabile che, secondo i relatori, potrebbe avere impreviste accelerazioni se alcuni Paesi, sotto la pressione dell’emergenza immigrazione non gestita in modo efficace e unitario, decidessero di uscire dagli accordi di Schengen o se l’Inghilterra votasse per uscire dall’Unione Europea.

«L’Europa è una necessità, oggi più che mai – ha ribadito il concetto Giorgio Anselmi – e la soluzione alle spinte disgregative dei nazionalismi è accelerare il progetto di integrazione per andare verso un’unione non più solo monetaria ma anche economica, fiscale, politica, con un’autorità sovranazionale che possa rispondere alle crisi economiche e alle emergenze internazionali in modo efficace e tempestivo».

L’efficacia e la rapidità nelle risposte ai problemi sono l’ingrediente per creare il consenso popolare verso le istituzioni europee, ora in drastico calo.

E, secondo Anselmi, «fatta l’Europa, si potranno “fare” anche gli Europei», come insegna la storia del nostro Paese, che non era di certo un solo popolo quando si unificò ma lo divenne nel tempo con l’integrazione delle diverse identità locali in una superiore, nazionale.

Interventi di grande spessore quelli degli ospiti, che sono stati introdotti dal presidente di “Partecipare il Presente” Franco Lorenzon e dal direttore della CNA Giuliano Rosolen.

La numerosa platea, circa un centinaio di persone, ha partecipato con interesse al momento formativo e al dibattito.

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«Sono entrato euroscettico ed esco convinto che ci voglia invece più Europa – ha commentato Luca, imprenditore del settore dell’edilizia, nel suo intervento -. Non siamo informati nel modo corretto su temi così importanti, ci vorrebbero più momento come questo».

 

“Partecipare il Presente” è un’associazione costituita per proporre iniziative di formazione per i gruppi dirigenti delle nostre comunità. Vi fanno parte: Acli Treviso, Associazione Comuni della Marca Trevigiana, CGIL Treviso, CISL Treviso, CNA Treviso, Confartigianato Marca Trevigiana, Confcooperative Treviso, Confesercenti Treviso, Coordinamento Associazioni di Volontariato della provincia di Treviso, EbiCom – Ente Bilaterale del Terziario e del Turismo, Coldiretti Treviso, Federmanager Treviso e Belluno, Forum Associazioni Familiari della provincia di Treviso, Managerialità Veneto, Pastorale Sociale e del Lavoro – Diocesi di Treviso, UCID Treviso – Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, Unascom Confcommercio.

Tutti gli incontri sono a partecipazione libera e gratuita.


 

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