Sottoscritto il Protocollo Antiusura

La cooperativa Canova, il confidi della CNA provinciale di Treviso, ha sottoscritto questa mattina in Prefettura a Venezia il Protocollo Antiusura, assieme alle Prefetture di tutte le province venete, ai Confidi veneti, alle categorie economiche, a Unioncamere, all’Abi – Commissione regionale del Veneto, alla Banca d’Italia, alle associazioni dei consumatori, protocollo finalizzato a prevenire i fenomeni criminali dell’usura e dell’estorsione, che, come tutte le altre forme di criminalità e illegalità, impediscono la crescita dell’economia nazionale e lo sviluppo sociale del Paese.

Obiettivo dell’intesa è facilitare, tramite la collaborazione di tutti i soggetti firmatari, l’accesso al credito legale e il recupero dei protestati al sistema del credito legale, ma anche di informare ed educare all’uso responsabile del denaro. 

Lo strumento operativo indicato nel protocollo è l’Osservatorio provinciale, che ha come compito specifico quello di promuovere iniziative di informazione sull’utilizzazione dei Fondi antiusura, in stretto contatto con i Confidi e le associazione di categoria; di promuove iniziative per incrementare l’attività di microcredito; di raccogliere dati sul fenomeno dell’usura e del racket.

«Ci auguriamo che l’Osservatorio provinciale di Treviso possa diventare un tavolo operativo per contrastare l’illegalità a 360 gradi  – afferma Alfonso Lorenzetto, presidente della Canova – e mettere in campo al più presto azioni efficaci per facilitare l’accesso al credito delle imprese. L’attenzione sul fenomeno dell’usura è giustamente alta perché il problema è serio ed è connesso al fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata nella nostra economia. Quando infatti a praticare l’usura non è più soltanto lo strozzino di paese ma arriva il crimine organizzato, camuffato da insospettabili finanziarie, il fine ultimo non è lucrare sulle spalle dell’imprenditore ma rilevargli l’azienda. È bene pertanto che ci sia una forte azione di prevenzione per formare un cordone protettivo attorno alle nostre imprese e alle nostre comunità, salvaguardandole dai contagi che hanno subito già pesantemente altre aree del Nord del Paese, come abbiamo letto sulla stampa anche in questi giorni».

Secondo quanto contenuto nell’ultima relazione semestrale sull’attività della Direzione Investigativa  Antimafia (DIA) relativa al primo semestre 2010, i  casi di usura in Veneto sono in aumento. I fatti segnalati erano stati 10 nel secondo semestre 2009 e sono saliti a 18 nel primo semestre 2010. Cresce anche, nello stesso lasso di tempo, il numero dei soggetti denunciati per usura: da 16 a 29.

[Download non trovato]