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Province senza fondi, la CNA si schiera a fianco della Provincia di Treviso
CNA territoriale di Treviso sostiene la clamorosa protesta della Provincia di Treviso e dell’Upi Veneto: chiudere scuole e strade qualora, per mancanza di fondi, risultino non più a norma, non più sicure.
«È una misura drastica ma necessaria – afferma Alfonso Lorenzetto, presidente di CNA territoriale di Treviso -: non si può mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini. La Provincia di Treviso insieme all’Upi Veneto deve far sentire a Roma la propria voce: il Veneto è una delle regioni italiane che maggiormente contribuisce all’Erario ed è quello che si ritrova, in proporzione, con minori trasferimenti, tanto da rischiare di non riuscire più a garantire i servizi essenziali: è inaccettabile».
Nel 2017, a fronte di una necessità stimata di 40 milioni di euro, alle province venete ne arriveranno appena 16, di cui tra i 2-2,5 milioni alla Provincia di Treviso a fronte di un fabbisogno di almeno 6-7 milioni per la manutenzione di scuole e strade.
Dal 2013 al 2016 le entrate delle Province italiane sono scese del 43% e la spesa complessiva si è quasi dimezzata, arrivando a -47%.
L’82% delle entrate proprie vengono sottratte dai territori e trattenute nel bilancio dello Stato, invece di finanziare, come prescritto dall’art. 119 della Costituzione, i servizi locali.
La capacità di investimento di questi enti è crollata del 62%, a fronte di un patrimonio pubblico gestito di 130 mila chilometri di strade e di 5.100 scuole superiori italiane; un patrimonio che si sta deteriorando in maniera pericolosa.