Deduzioni forfettarie, protestano le associazioni degli Autotrasportatori per la riduzione

Le associazioni degli Autotrasportatori protestano per la riduzione delle deduzioni forfettarie.

La Commissione lavori pubblici e trasporti del Senato ha ascoltato il 18 luglio scorso in audizione a Palazzo Madama, le associazioni degli Autotrasportatori che hanno indetto un “fermo dei servizi” per i primi giorni di agosto per protestare nei confronti del nuovo governo che non intende rispettare l’impegno assunto da quello precedente di riconoscere un recupero forfettario pari a 51 euro per ogni trasporto effettuato personalmente dall’imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l’impresa. L’intenzione del governo Conte è di lasciare la deduzione forfettaria a 38 euro, penalizzando un settore di piccoli e medi imprenditori.

Nel corso della seduta è stata avanzata la proposta dall’ex viceministro ai trasporti Nencini di riportare l’importo della deduzione forfettaria a 51 euro ma è stata respinta dalla maggioranza con la motivazione che il governo si stia adoperando per trovare soluzioni complessive alle problematiche del settore dell’autotrasporto.

Le associazioni di categoria hanno anche manifestato “preoccupazione e rabbia” per la stangata che ha colpito e colpirà il per la quale le imprese di autotrasporto rischiano di pagare fino a 1.400 euro in più di tasse e gli autotrasportatori vedono così disattese le aspettative di una Categoria già fortemente provato dalla crisi. Se oltre a queste novità sommiamo la riduzione prevista per i fondi destinati ai pedaggi autostradali, il caro gasolio, i costi di esercizio, la fortissima concorrenza sleale praticata dai vettori stranieri il futuro si presenta sempre più incerto.

Comunicato di CNA Fita nazionale

Circolare ministeriale sulle deduzioni forfettarie


 

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