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Caro rifiuti, la CNA chiede il congelamento dei pagamenti
Il congelamento dei pagamenti delle bollette dei rifiuti destinate alle utenze non domestiche e la convocazione immediata di un tavolo con le associazioni di categoria per una soluzione d’intesa sulle modalità di tariffazione.
Lo chiede al Consorzio Priula la CNA provinciale di Treviso, che in questi giorni è stata subissata di telefonate da parte di imprese che protestano contro gli incrementi delle bollette dei rifiuti, aumentate in alcuni casi fino anche a quattro volte rispetto l’anno scorso.
«Applicare alle utenze del TV2 la tariffa in vigore nel TV3 è stata una scelta che ha creato situazioni di disparità intollerabile, con incrementi della tariffa rifiuti spropositati – afferma Giuliano Rosolen, direttore della CNA provinciale di Treviso -. Chiediamo che il Consorzio riconsideri i criteri adottati, concordandoli con le associazioni di categoria. Scelte di questo genere vanno condivise, non attuate in solitaria avendo come solo obiettivo la quadra dei propri conti. Ci sono anche i conti degli altri che devono quadrare, e molte nostre aziende, in questo periodo, è risaputo, fanno fatica».
Per la CNA, che questa mattina ha inviato una lettera ai vertici del Priula per sollecitare un incontro urgente, va senz’altro riconsiderato il peso assegnato nella nuova tariffazione alla superficie aziendale a danno di quello degli svuotamenti reali perché così si disincentiva gli utenti a diminuire la quantità di rifiuto prodotta.
«L’obiettivo deve rimanere quello di produrre meno rifiuti – incalza Rosolen – e se la tariffa è sbilanciata sui metri quadri questo obiettivo non viene certo raggiunto. Noi, come Associazione, siamo disponibili a rafforzare l’impegno per una sempre maggior differenziazione e riciclo e recupero dei rifiuti».
In questo contesto di crisi economica, caratterizzata dall’emergenza liquidità per le imprese, bisogna anche aiutare gli imprenditori a risparmiare. Sarebbe stato opportuno, è il ragionamento dell’Associazione degli Artigiani, prima di procedere alla modifica dei criteri di tariffazione, che il Priula consigliasse i suoi utenti su come risparmiare, ad esempio richiedendo contenitori della giusta dimensione per le specifiche esigenze aziendali, posto che i contenitori più grandi, se sovradimensionati rispetto le necessità, servono solo a far pagare di più per niente.