CNA Impresa Donna: Un errore depotenziare il reato di stupro di gruppo

Indignazione, sconcerto, rabbia. Così hanno reagito le imprenditrici della CNA alla sentenza della Corte di Cassazione sulla violenza sessuale di gruppo, secondo la quale il giudice non è più obbligato a disporre o a mantenere la custodia in carcere degli indagati, ma può applicare misure cautelari alternative.

Dallo sdegno per la sentenza, ai fatti. CNA Impresa Donna ha inviato una lettera ai presidenti di Camera e Senato e ai parlamentari trevigiani (e per conoscenza ai presidenti della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale e al procuratore generale della Corte di Cassazione) chiedendo di farsi carico della questione. La sentenza della Cassazione, infatti, rischia di annullare gli effetti della legge del 2009 a contrasto della violenza sessuale nella quale è disposto che non è consentito al giudice applicare, per delitti di violenza sessuale e di atti con minorenni, misure cautelari diverse dal carcere.

«Sulla violenza sessuale contro le donne e i minori la guardia non va mai abbassata – afferma Catia Olivetti, presidente di CNA Impresa Donna -. Questa sentenza è sconcertante, depotenzia un reato gravissimo, lo stupro di gruppo, facendoci compiere un passo indietro nella tutela di soggetti più deboli come le donne e i bambini».

«Le aggravanti per i reati di violenza sessuale furono introdotte proprio per evitare lo scempio della condanna senza un giorno di carcere per chi commette un reato grave come questo – aggiunge Mariarosa Battan, coordinatrice di CNA Impresa Donna -. Ci auguriamo che i nostri parlamentari colgano la rilevanza della questione e si facciano carico, tramite un’ulteriore azione legislativa, di ribadire la necessità di essere severi con chi si macchia di reati come questi. Non devono esserci misure alternative al carcere per chi abusa, specie se in branco, di donne e minori».

Secondo una ricerca condotta nel 2006 dall’Istat per conto del Ministero per i Diritti e le Pari Opportunità, sono stimate in 6 milioni e 743 mila le donne da 16 a 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita (il 31,9% della classe di età considerata). Circa 1 milione di donne ha subito stupri o tentati stupri (il 4,8%).

Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate. Il sommerso è elevatissimo e raggiunge circa il 96% delle violenze da un non partner e il 93% di quelle da partner. Anche nel caso degli stupri la quasi totalità non è denunciata (91,6%). È consistente la quota di donne che non parla con nessuno delle violenze subite (33,9% per quelle subite dal partner e 24% per quelle da non partner).

«In un Paese come il nostro in cui il rispetto per le donne non è ancora diventato un tratto culturale sedimentato – conclude Battan – abbiamo bisogno di leggi severe per scoraggiare e punire chi ritiene lecito abusare di loro.»

lettera_stupro.pdf (228 download)

 


 

ULTIME NOTIZIE

CNA TERRITORIALE DI TREVISO

Viale della Repubblica 154
31100 Treviso
Tel: 0422.3155 - Fax: 0422.315666
Email: info@cnatreviso.it
CF 94004630268
Tutti i diritti riservati


Powered by Sixtema Spa