Emergenza caldo: la Regione del Veneto impone lo stop ai lavori all’aperto nelle ore più calde Dal 3 luglio al 31 agosto 2025 vietato lavorare sotto il sole tra le 12:30 e le 16:00 in caso di rischio alto

La Regione del Veneto ha emanato l’Ordinanza n. 34 del 1° luglio 2025 per fronteggiare i rischi legati all’esposizione prolungata al caldo nei luoghi di lavoro.

Il provvedimento, adottato in via urgente, introduce il divieto di svolgimento delle attività lavorative all’aperto tra le ore 12:30 e le ore 16:00, da domani 3 luglio al 31 agosto 2025, limitatamente ai giorni e alle aree in cui il rischio di stress termico risulta “ALTO”, come segnalato dalla piattaforma Worklimate (https://www.worklimate.it).

Le attività coinvolte dal divieto sono quelle del settore agricolo e florovivaistico, nei cantieri edili all’aperto e nelle cave, dove l’esposizione diretta al sole comporta un rischio concreto per la salute dei lavoratori, nonostante eventuali misure di prevenzione adottate.

Il provvedimento si basa sulle “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”, approvate dalla Conferenza delle Regioni, e richiama l’importanza di riorganizzare l’orario di lavoro nei momenti della giornata più critici.

L’Ordinanza esclude dal divieto le attività delle Pubbliche Amministrazioni e dei concessionari di pubblico servizio solo in caso di interventi di pubblica utilità, protezione civile o salvaguardia della pubblica incolumità, purché siano applicate misure adeguate di prevenzione.

Inoltre:

  • Gli accordi aziendali già attivi che prevedano una tutela uguale o superiore rispetto a quanto disposto dall’ordinanza rimangono validi.
  • È raccomandato a tutte le imprese che operano all’aperto o in ambienti chiusi non climatizzati di attenersi alle suddette linee guida regionali.

CNA Treviso invita tutte le imprese associate a consultare quotidianamente il sito Worklimate per verificare le zone a rischio “ALTO” e a organizzare di conseguenza le attività lavorative, garantendo la massima tutela dei lavoratori.

La mancata osservanza dell’ordinanza può comportare sanzioni penali per l’impresa (art. 650 c.p.).

Si ricorda inoltre che la valutazione del rischio microclimatico, per la mansioni che prevedono lavoro all’aperto, deve essere contenuta nei POS di cantiere e nel DVR aziendale.

A questo link è possibile reperire la mappa del rischio aggiornata:
https://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta

Per informazioni e supporto, gli uffici CNA Treviso restano a disposizione.

[In allegato: Ordinanza della Regione del Veneto n.34 del 1 luglio 2025] 

1149-2025 Ordinanza ZAIA caldo 2025


 

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