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Ritardi nei pagamenti PA alle imprese, la CNA scrive agli eurodeputati
«O la Pubblica Amministrazione paga le aziende in tempi consoni o salteranno migliaia di piccole e medie imprese». A suonare l’allarme è la CNA provinciale di Treviso, che chiede a gran voce che la «piaga» dei ritardi dei pagamenti venga fermata.
«Nel nostro Paese le imprese attendono il pagamento dalla PA in media 186 giorni, con ritardi che non di rado arrivano ai 900 giorni, contro la media UE di 67 – denuncia Giuliano Rosolen, direttore dell’associazione di categoria -. Se fino al 2008 questo fenomeno poteva considerarsi la principale causa della mancata crescita di molte aziende, oggi rischia di mandare a gambe all’aria migliaia di piccole imprese, già in affanno per la stagnazione dei mercati e a corto di liquidità per la stretta creditizia delle banche».
Per fortuna in Europa qualcosa si sta muovendo: il 13 settembre scorso è stato infatti raggiunto l’accordo, in prima lettura, tra Commissione Europea, Europarlamento e Consiglio dei Ministri UE sulla Direttiva contro i ritardi nei pagamenti alle imprese da parte della Pubblica Amministrazione.
Ad ottobre, probabilmente nella seduta del 18-21, il Parlamento Europeo in sessione plenaria sarà chiamato a votare il provvedimento che dovrà poi essere recepito entro i successivi due anni da ciascuno Stato membro.
Nel dispositivo di Direttiva sono contenute novità importanti, quali il tetto inderogabile di 60 giorni per i pagamenti della PA e l’introduzione di una penale dell’8% da aggiungersi al tasso di interesse della BCE per gli enti che sforano tale tetto. La Direttiva prevede inoltre un termine di 30 giorni nei pagamenti tra privati (salvo diversi accordi tra le parti): una norma opportuna, visto che anche il cortocircuito negli incassi tra privati è devastante per le piccole imprese quanto quello tra privati e PA. «Negli ultimi mesi sono cresciuti in modo preoccupante gli insoluti tra imprese – chiosa Rosolen -. Molte aziende non pagano più i fornitori a causa della poca liquidità.»
L’approvazione della Direttiva è un passo avanti importante verso la gestione di tale drammatico fenomeno.
Per questo, la CNA ha inviato ai 15 eurodeputati eletti nella circoscrizione Nordest una lettera (in allegato quella inviata all’on. Cancian), chiedendo loro di votare a favore del provvedimento e di sensibilizzare il Governo italiano, in particolare il Ministero competente, affinché il recepimento della Direttiva avvenga in tempi rapidi.
«Siamo consapevoli che i Comuni bloccano i pagamenti alle imprese per la necessità di rispettare il Patto di Stabilità – conclude Rosolen -. È necessario rivedere questo meccanismo iniquo che sta avendo conseguenze pesanti sul nostro tessuto economico. Basti pensare che i ritardi nei pagamenti da parte della PA costano al sistema produttivo italiano 30 miliardi di euro l’anno».