8 marzo 2013: la speranza è nelle donne che resistono

mimoseAnna e le altre: le vedove di imprenditori suicidi sono il simbolo di questo 8 marzo. A loro, come imprenditrici della CNA di Treviso, vogliamo dedicare la Festa della Donna 2013. Anna è tutte le donne che resistono, che affrontano la crisi caricandosi sulle spalle anche le sofferenze dei propri cari, padri, mariti, compagni. Donne lasciate sole ad affrontare la vita, con un dolore grande e una forza ancora più grande.

E poi la vogliamo dedicare, questa giornata, a Margherita e Daniela, le due impiegate uccise a Perugia da un imprenditore disperato. Disperazione e follia sono le due facce della stessa paura, quella che assale i nostri uomini quando pensano di non farcela più e quando, inspiegabilmente, non ci chiedono aiuto e si arrendono.

Gli eroi siamo noi, i familiari dei suicidi. Noi, i sopravvissuti” ha detto Anna in un’intervista. Ed eroe è anche chi muore per un gesto di follia, come Margherita, come Daniela.

Di fronte a questi episodi, viene da pensare che se l’Italia “tiene” è grazie alle donne, alla loro silenziosa resistenza, al loro dolore trasformato in risorsa per sé e per gli altri, un dolore che non si fa mai disprezzo per l’esistenza perché, della vita, la donna è prima artefice e poi custode.

Il nostro Paese uscirà da questo grave momento di difficoltà e smarrimento collettivo, ne siamo certe. E nella rinascita si troverà necessariamente più “femminile”. Si vedono già alcuni segnali positivi, per quanto ancora largamente insufficienti. Le imprese guidate da donne stanno tenendo meglio di quelle maschili nei marosi della crisi, il nuovo Parlamento italiano è più “rosa” del precedente, è cresciuta la presenza femminile nei board delle società quotate, dopo la legge sulle quote rosa nei cda, con un aumento senza precedenti dal 6% al 10,6% (rilevazione Consob ad agosto 2012).

Anche i corpi intermedi, oggi diretti quasi totalmente da uomini, dovranno lasciare più spazio alle donne nei loro organismi dirigenti. In CNA qualcosa di significativo si è già mosso: il Consiglio nazionale ha deciso che gli organismi rinnovati dai congressi che si terranno nei prossimi mesi dovranno essere al 40% composti da imprenditrici.

Stare vicini alle donne, in questo momento, è dunque strategico perché il cambiamento del Paese, la sua rinascita, saranno con il loro contributo. Sono da valutare positivamente, dunque, tutte le iniziative di protezione, di sostegno, di incentivazione dedicate alle donne: al documento della Commissione Pari Opportunità della Provincia contro la violenza sulle donne, sottoscritto anche dalla nostra Associazione, al protocollo di Unioncamere nazionale con il ministero della Sviluppo economico per rilanciare la progettualità dei comitati per l’imprenditoria femminile delle Camera di Commercio.

In concreto, poi, il nodo del credito, che rimane centrale anche per l’impresa femminile. Bene dunque la convenzione CNA-Veneto Banca che ha messo a disposizione un plafond di 50 milioni di euro per le imprese socie a tasso agevolato senza tener conto del rating di ciascuna impresa.

Catia Olivetto, presidente CNA Impresa Donna
Mariarosa Battan, coordinatrice CNA Impresa Donna


 

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