Fermare la strage delle donne, al via la raccolta firme

Al via la raccolta firme per fermare la strage delle donne. Ottantuno sono i femminicidi consumati in Italia nei primi sei mesi del 2013, di cui il 75% in contesto familiare o affettivo (rapporto Eures-Ansa). Una vera e propria strage.

La maratona di raccolta firme prenderà avvio in tutta la provincia a partire da venerdì 19 luglio, quando a Treviso, dalle 18 alle 20, in piazza Indipendenza, sarà allestito il gazebo del “Tavolo trevigiano delle donne per fermare la strage delle donne”.

All’evento sono stati invitati tutti i parlamentari trevigiani che dovranno sostenere le richieste delle donne trevigiane in Parlamento. Hanno già aderito e saranno presenti anche molti amministratori.

Il Tavolo, avviato a maggio su iniziativa di CNA Impresa Donna, vede presenti le associazioni femminili delle diverse sigle sindacali (Cisl, Cgil, Uil), delle associazioni di categoria, le istituzioni che si occupano di pari opportunità – la Commissione Pari Opportunità e la Consigliera di Parità – e altre “personalità” sensibili alle tematiche di genere.

Nel testo della raccolta firme si chiede (1) l’introduzione (e il sostegno finanziario) in tutte le scuole di ogni ordine e grado di progetti per l’educazione all’affettività e al rispetto reciproco tra i sessi; (2) la messa a punto di campagne periodiche e continuative che presentino la relazione uomo-donna come complementare e collaborativa, mai improntata a possesso e dominio; (3) la promozione nelle Università, nei luoghi di lavoro, nei centri studi di progetti volti a rimuovere tutti gli ostacoli culturali che possano generare emarginazione, discriminazione e violenza.

L’obiettivo che si è posto il Tavolo è di raccogliere entro il mese di settembre almeno 5 mila firme, da consegnare personalmente alla presidente della Camera Laura Boldrini che ha pubblicamente auspicato una legge per fermare i femminicidi.

Si potrà firmare presso tutti i Comuni della provincia. Seguiranno altre iniziative a sostegno della raccolta firme.

L’iniziativa delle donne trevigiane è volta anche a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla necessità che la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne venga ratificata, affinché diventi vincolante per tutti, da almeno altri 5 stati europei (l’Italia l’ha già ratificata, servono almeno 10 firmatari, di cui almeno 8 devono essere membri del Consiglio d’Europa).

Riportiamo quelli della ricerca Eures-Ansa 2013, secondo la quale tra il 2000 e il 2012 i femminicidi sono stati 2200 con una media di 171 l’anno.

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