Comuni, Pieno sostegno della CNA a unioni e fusioni: "Cambiare si deve"

«Pieno sostegno alle fusioni, alle unioni, alle gestioni in forma associata dei servizi comunali dentro un ragionamento di riforma complessiva dell’architettura istituzionale del nostro Paese». Lo afferma Giuliano Rosolen, direttore della CNA provinciale di Treviso.

«L’esperienza di Povegliano e Villorba è positiva perché concorre alla riorganizzazione territoriale, ottimizza i costi della macchina amministrativa, rende più efficienti i servizi comunali per i cittadini – continua Rosolen -.  Occorre sostituire la logica dei confini comunali con la logica delle funzioni, più adatta a governare la complessità odierna. Bisogna costruire ambiti territoriali ottimali dove si possa gestire in modo efficiente le funzioni amministrative e i servizi. Gli attuali 14 livelli di governo* vanno ridotti drasticamente».

La CNA è convinta dunque che il riordino della governance territoriale vada effettuato in fretta ed essenzialmente per un’urgenza di ordine economico.

«Stiamo attraversando una crisi strutturale che necessità di profonde trasformazioni economiche, sociali e istituzionali. Lo voglio dire chiaramente: non è una ragione amministrativa che ci spinge a sostenere la riorganizzazione dei Comuni, il superamento delle province, la revisione del ruolo delle regioni  e la realizzazione delle città metropolitane, ma è una ragione principalmente economica, di difesa della nostra economia contro il declino. L’Italia è nei primi 5 posti dell’export mondiale con circa 1600 prodotti. Ma è agli ultimi posti per qualità della spesa pubblica e per produttività istituzionale a causa delle giungla di enti e sovrapposizione di competenze. Rendere competitive le istituzioni e la pubblica amministrazione significa incrementare la competitività del sistema-Paese, con benefici immediati su chi produce sul nostro territorio e con un aumento dell’attrattività per gli investitori oggi spaventati dalla farraginosità di leggi e dalla mole di adempimenti».

Anche le associazioni di categoria hanno un ruolo nell’incremento della competitività territoriale, ovvero l’eco-sistema in cui operano le imprese oggi ostile a chi produce.

«Il compito delle associazioni di categoria è dare servizi alle imprese per renderle competitive e più forti a reggere la competizione globale – conclude Rosolen – ma deve essere chiaro che le imprese non potranno mai essere competitive se si muovono in un habitat ostile. La riforma dei livelli di governance è fondamentale: attualmente tutte le sovrapposizioni e gli sprechi ricadono su aziende e cittadini. Semplificare i livelli amministrativi comporta benefici in termini di risparmi di spesa e di maggiore efficienza dei servizi».

Insomma, dagli artigiani della CNA c’è il pieno sostegno a tutti i sindaci che responsabilmente hanno preso iniziativa per cambiare.

*i 14 livelli di governo sono: le IPA,le comunità montane, le ulss, i distretti sociosanitari, le aree di polizia locale, i distretti di polizia locale, i distretti di protezione civile, le AATO, i bacini di raccolta rifiuti, le unioni dei comuni, i consorzi di comuni, i comuni, la provincia, la regione


 

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