Artigiani e sindacati uniti contro la mafia. Sabato 23 il convegno per i 25 anni della CEVA

Venticinque anni di storia, un impegno per il presente e per il futuro: promuovere la legalità in ogni sua forma. La Cassa Edile Veneta Artigiana, CEVA, promossa da CNA Veneto e dalle tre organizzazioni sindacali Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, festeggia quest’anno i 25 anni di attività. Lo fa con un convegno intitolato “Economia e Criminalità. Opinioni a confronto”. Il dibattito, che si svolgerà sabato 23 giugno a partire dalle 9.00 nell’Aula Magna dell’Istituto Parini di Mestre (via Torre Belfredo, 64), intende approfondire i casi, i rischi e le possibili soluzioni in merito al fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico della nostra regione.

Oggi, purtroppo, sempre più imprese faticano a reggere le difficoltà del mercato – spiega il presidente della Ceva Roberto Strumendo, in rappresentanza di CNA Costruzioni Veneto –  C’è terreno fertile per la criminalità, in particolare sul fronte degli appalti. Su questi aspetti dobbiamo tutti noi sentirci coinvolti ed essere vigili, ponendoci sul mercato in maniera attenta e professionale. Ma non basta: l'ente bilaterale Ceva è anche un osservatore attento delle dinamiche in atto nel settore e punta a promuovere con iniziative concrete i valori della sicurezza, della legalità e della sostenibilità d’impresa. Si inserisce in tale contesto anche la scelta di festeggiare questo venticinquennale facendo luce su uno dei fenomeni più preoccupanti dell'attualità. Anche il luogo scelto per l’appuntamento, una scuola professionale, è significativo: la legalità – conclude Strumendo – parte dalla scuola: con i giovani e con queste istituzioni è necessario aprire un dialogo aperto e diretto”.

In un momento storico contrassegnato da una crisi profonda che sta attanagliando anche il settore dell’edilizia in Veneto – aggiunge Salvatore Federico, vicepresidente Ceva in rappresentanza delle tre organizzazioni sindacali Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil – la Cassa Edile Veneta Artigiana rappresenta un vero e proprio argine alla illegalità e contro le infiltrazioni mafiose, che purtroppo rappresentano ormai anche in Veneto più che un rischio una preoccupante realtà. E’ fondamentale lavorare in sinergia per emarginare le imprese che danno sponda alla criminalità organizzata: nel mondo associativo non deve esserci spazio per chi non opera nella legalità, ma vanno sostenute le imprese sane che, ad ogni modo, rappresentano la stragrande maggioranza delle aziende in Veneto”.

La celebrazione del venticinquennale e l'inaugurazione della propria nuova sede in via della Pila 3/a, per CEVA rappresentano dunque l'occasione per approfondire un tema fondamentale per il futuro dell'edilizia in Veneto, con l'obiettivo di costruire nuovi anticorpi che ostacolino l'avanzare delle mafie nella nostra regione. Ad accrescere l'esposizione del tessuto imprenditoriale alle infiltrazioni criminali contribuiscono anche le gravissime condizioni della crisi economica: nel caso dell'edilizia nel 2012 è prevista una riduzione del 5,2% degli investimenti, che si aggiunge alla precedente contrazione del 20% registrata tra il 2008 ed il 2011. Ad essere particolarmente colpite sono state proprio le piccole imprese: quelle con meno di 5 addetti nell'ultimo trimestre 2011 hanno avuto cali di fatturato pari al 4,4%. Di pari passo anche l'emorragia di posti di lavoro (4600 lavoratori in meno nel 2011) e la crescente mortalità di imprese (-1,6% in due anni). Il rilancio del Piano Casa della  Regione Veneto e la recente introduzione, attraverso il decreto sviluppo del Governo, di nuovi incentivi per le riqualificazioni energetiche e le ristrutturazioni, rappresentano un positivo segnale di politica economica per arginare questa crisi senza precedenti dal dopoguerra ad oggi.

Avremmo voluto festeggiare il quarto di secolo in tutt'altre condizioni – commentano Strumendo e Federicoma siamo consapevoli, a maggior ragione, del ruolo che un ente come la cassa edile può svolgere oggi, affiancando alla lotta quotidiana contro la crisi,  quella per la legalità

Il programma del convegno del 23 giugno prevede la relazione introduttiva del presidente CEVA Roberto Strumendo che sarà seguita dall’illustrazione del Report sociale della Cassa da parte del professor Piero Vecchiato e dagli interventi dell’avvocato Nicoletta Bortoluzzi e del professor Federico Della Puppa che affronteranno rispettivamente l'attività giudiziaria connessa ai casi di infiltrazioni mafiose e la situazione congiunturale dell'edilizia. A metà mattinata si aprirà il confronto fra Pierpaolo Romani, Coordinatore Nazionale di Avviso Pubblico; Don Luigi Tellatin, Responsabile Libera Veneto; il giornalista del Corriere del Veneto Giovanni Viafora, moderati dal direttore CEVA, Michele Romano. Al vicepresidente Ceva Salvatore Federico, il compito di chiudere il dibattito con le conclusioni. Alle 12.00 saranno premiate le imprese e i lavoratori, mentre alle 12.30 sarà inaugurata la nuova sede della Ceva.


 

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