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Bonus 55%, la CNA raccoglie firme di protesta da mandare a Roma
Sono decine le telefonate che stanno arrivando in queste ore alle sedi mandamentali della CNA per protestare contro la mancata proroga nella legge di stabilità per il 2011 dell’incentivo fiscale del 55% a beneficio chi effettua interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. La CNA di Treviso ha avviato una raccolta firme tra i propri soci per chiedere al Governo il rifinanziamento del bonus.
È stato infatti grazie alla possibilità di detrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF)o dall’imposta sul reddito delle società (IRES) il 55% della spesa sostenuta, se la domanda non è crollata e di conseguenza migliaia di artigiani hanno potuto sopravvivere in questi mesi di crisi economica. Certo, non realizzando i fatturati di prima ma almeno non finendo sul lastrico.
«Il Governo ci ripensi – è l’appello di Alessandro Conte, presidente della CNA provinciale di Treviso -. Se gli eco-incentivi sugli interventi di riqualificazione energetica non verranno reintrodotti, l’economia trevigiana rimarrà al palo. Si parla tanto di sostegno allo sviluppo e poi si toglie una delle poche misure esistenti e che, per di più, funziona».
Il Veneto è stata la seconda regione italiana per numero di interventi effettuati nel triennio 2007-2009: 16.661 nel 2007, 36.261 nel 2008 e 32.943 nel 2009 (fonte: Enea 2010). (È superato solo dalla Lombardia. Al terzo e al quarto posto seguono il Piemonte e l’Emilia-Romagna).
E in Veneto, la Marca Trevigiana ha fatto la parte del leone, con 5.750 pratiche presentate nel 2007, 8.200 nel 2008 e 7.240 nel 2009.
La maggior parte degli interventi effettuati riguardano la riqualificazione dell’impianto termico, la sostituzione degli infissi e l’installazione del solare termico.
Chi volesse firmare contro la mancata proroga dell’incentivo del 55% lo può fare in tutte le sedi della CNA. È possibile anche inviare la propria firma via internet, esclusivamente tramite PEC (posta elettronica certificata).
La CNA di Treviso inoltre aderisce e parteciperà con una sua delegazione alla manifestazione convocata a Roma il 1° dicembre dagli Stati generali delle Costruzioni per denunciare l’insufficiente politica industriale a sostegno del settore edilizio.
Tra le richieste del settore, ci sono: lo sblocco dei pagamenti per le imprese che hanno SAL approvati e oggi vincolati dal patto di stabilità; la messa a disposizione effettiva delle risorse destinate dal CIPE alle priorità infrastrutturali, a partire da quelle attribuite al programma di piccole e medie opere e all’edilizia scolastica; la semplificazione amministrativa, rafforzando i controlli di sicurezza e regolarità; l’eliminazione delle penalizzanti distorsioni fiscali esistenti nel settore immobiliare (ad esempio l’Iva sull’invenduto dopo 4 anni); l’attivazione di strumenti di lotta all’illegalità.