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Prelievo RAI, la CNA chiede il blocco del pagamento e dice agli artigiani di non pagare
«Chiediamo al Governo e al Parlamento di imporre il blocco immediato dell’odioso provvedimento adottato dalla Rai, dell’invio dei bollettini e soprattutto del pagamento indiscriminato del nuovo canone». Lo dichiara Giuliano Rosolen, direttore provinciale della CNA di Treviso.
«La Rai torna sul luogo del delitto. E punta al colpo grosso: un miliardo. Due anni fa aveva già provato lo stesso prelievo forzoso, esigendo il pagamento indistinto del canone speciale da tutte le imprese. Ma la reazione del mondo produttivo e delle associazioni, CNA in testa, l’aveva costretta alla marcia indietro. Ora la Rai ritenta il colpaccio – prosegue Rosolen – imponendo un balzello su strumenti di lavoro che gli imprenditori, trattati come bancomat, non utilizzano sicuramente per guardare i Mondiali di calcio. Forse hanno ragione quanti vedono in questa mossa di Viale Mazzini un tentativo di fare cassa con facilità e di attutire, con grassi interessi, il previsto taglio di 150 milioni al contributo pubblico».
La CNA non ha perso tempo e inviato una lettera al Presidente della RAI Anna Maria Tarantola.
“Per la seconda volta – ha scritto il presidente della CNA nazionale Daniele Vaccarino – ci troviamo di fronte a questa incresciosa situazione. Nel 2012, l’allora ministro Corrado Passera emanò una circolare per individuare i soggetti effettivamente tenuti a versare il canone speciale Rai. A due anni da quei chiarimenti, muovendo dallo stesso errato presupposto, la Rai torna a colpire nel mucchio con lo strumento dell’invio massivo di generici ‘solleciti di pagamento’ (con allegati bollettini) che, nella sostanza, scaricano l’onere della prova sui destinatari”. Con l’aggravante che “le categorie produttive sono chiamate a farsi carico di incombenze altrui, sottraendo alla loro attività energie preziose”.
Nella missiva la CNA ha chiesto alla Presidente della RAI di individuare una volta per tutte i soggetti tenuti al pagamento del canone.
Intanto, la CNA dà indicazione di NON PAGARE i versamenti non dovuti.
Nei giorni scorsi la CNA era intervenuta anche sul POS dicendo sì all’introduzione obbligatoria del pagamento elettronico per operazioni superiori alle 30 euro purchè i costi non vengano fatti ricadere sulle imprese andando ad arricchire le banche.
«La lotta all’evasione è una cosa seria e la CNA è schierata su questo fronte – dichiara Rosolen – ma gli artigiani, i commercianti, i piccoli imprenditori e i professionisti non devono essere sovraccaricati di nuovi costi e nuovi adempimenti in questo momento di crisi. Il passaggio alla moneta elettronica è un passaggio di civiltà e gli artigiani saranno i primi ad accoglierlo con le dovute garanzie di non dover sopportare nuovi costi e nuovi balzelli».