E' Andrea Formaggi il nuovo presidente del confidi della CNA

Andrea Formaggi, 40 anni, titolare della Dimensione Stampi snc, ditta metalmeccanica che produce stampi per termoplastici, è il nuovo presidente della cooperativa artigiana di garanzia “Canova”, il consorzio fidi della CNA.

L’altra sera è stato eletto all’unanimità dal consiglio di amministrazione della Cooperativa. In CNA dal 1995, già vicepresidente della Canova da un anno, prende il testimone da Alfonso Lorenzetto, dalla scorsa settimana presidente della CNA provinciale.

«La liquidità rimane il problema principale delle micro e piccole imprese – afferma il neo presidente Formaggi -. I committenti ormai impongono pagamenti a 120-150 giorni, le banche concedono fidi con sempre maggior difficoltà, chiedendo sempre più garanzie e contro garanzie, e con interessi sempre maggiori. Ma i dipendenti vanno pagati ogni mese, non li possiamo pagare ogni quattro: noi imprenditori non sappiamo più come girarci. In questo quadro, i confidi sono strumenti fondamentali per l’accesso al credito alle imprese, un polmone straordinario che permette alle imprese sane, ma a corto di liquidità, di andare avanti con le produzioni continuando a dare lavoro».

L’operatività della Canova è una cartina tornasole dei bisogni e delle difficoltà delle aziende. Non è un caso, infatti, se l’operatività nel 2011, che è stata di oltre 31 milioni di euro, ha riguardato per il 95% garanzie su finanziamenti per la liquidità a breve e a medio termine e solo per il 5% garanzie per investimenti. Prima della crisi le percentuali erano ben diverse: 70% e 30%.

Ma i fondi rischi dei confidi, per poter continuare ad essere «polmone per le imprese», vanno finanziati. Nel caso della Canova le sofferenze, infatti, pur mantenendosi molto al di sotto di quelle bancarie, in tre anni sono triplicate: nel 2009 erano lo 0,4%, nel 2011 sono cresciute all’1,3%.

«Continueremo a sensibilizzare le istituzioni sull’importanza di finanziare i fondi rischi dei confidi – continua Formaggi -. Dal 2009 i contributi dei Comuni sono crollati del 25% e la Regione non ha dato più nulla, mentre uno sforzo è stato fatto dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Treviso. Per non parlare dello Stato che non sta più finanziando i Fondi Antiusura. Se si vuole prevenire il drammatico fenomeno degli imprenditori suicidi, finanziare i fondi rischi dei confidi deve essere il primo passo. Il mio impegno sarà perché la cooperativa possa continuare a svolgere la sua funzione sociale a beneficio del mondo artigiano».

La Canova è cresciuta di anno in anno e oggi conta oltre 5 mila soci.

«Nonostante il periodo difficile – conclude il neopresidente – eredito un’ottima gestione da chi mi ha preceduto, che ringrazio, come ringrazio il consiglio di amministratore e gli operatori della Cooperativa che si sono rivelati degli ottimi colleghi di lavoro».