Elezioni Montebelluna, le 16 azioni per un Comune amico dell’impresa I dirigenti di CNA Montebelluna hanno incontrato i candidati sindaco Bordin e Miotto e consegnato loro il dossier

Sedici azioni per rendere il Comune di Montebelluna “amico” delle imprese. Sono contenute nel dossier “Il ruolo del Comune nel rilancio dell’economia montebellunese” che CNA Montebelluna ha consegnato ai due candidati sindaco.

Martedì 14 settembre c’è stato l’incontro con Adalberto Bordin e mercoledì 15 con Loreno Miotto. Per CNA hanno partecipato: il presidente Cristian Gallina, il direttore Antonio Carelle, il vicesegretario Filippo Maria Marcomini, la presidente del COIM Catia Olivetto e il direttore provinciale Mattia Panazzolo.

«L’epidemia da Covid ha avuto pesantissime ricadute sul sistema economico e in particolare sull’artigianato e sulla piccola e media impresa. Serve ora rilanciare l’economia montebellunese – ha detto il presidente Gallina -. Il Comune può contribuire al rilancio ritagliandosi un ruolo attivo e progettuale, soprattutto per attingere ai fondi del PNRR legati al Next Generation UE».    

Alcune delle misure richieste  

Tre le misure richieste: la riduzione o il rinvio, senza sanzioni e interessi, delle imposte e dei tributi comunali con rientro rateizzato pluriennale; la riduzione delle aliquote IMU sugli immobili diversi da quelli abitativi; il tempestivo cantieramento dei lavori finanziati; la razionalizzazione delle aree produttive; la semplificazione burocratica.

Superbonus 110% e Pedemontana

Due richieste in particolare stanno a cuore all’Associazione artigiana di Montebelluna:

«Lavorare insieme alla Regione Veneto per un rapido completamento della Pedemontana e delle bretelle di collegamento e il riconoscimento di riduzioni tariffarie per i residenti nel tragitto casa-lavoro – ha detto ai candidati il direttore Antonio Carelle -. Vanno anche potenziati i servizi comunali propedeutici all’avvio dei cantieri edili legati al superbonus 110% anche valutando l’assunzione di personale aggiuntivo a tempo determinato grazie ai fondi pubblici dedicati».

Lavorare in sinergia con le Associazioni di categoria

«Per rendere efficaci queste proposte occorre prevedere un coordinamento permanente tra Comuni e Associazioni di Categoria per condividere una visione di futuro e di rilancio del territorio e per programmare azioni di intervento che siano in linea con le reali esigenze delle piccole e medie imprese» ha auspicato il direttore provinciale Mattia Panazzolo.


QUALCHE DATO SULLA DEMOGRAFIA DI IMPRESA
DEL COMUNE DI MONTEBELLUNA

Nel Comune di Montebelluna sono attive 3.897 imprese, +42 rispetto all’anno scorso  e -79 rispetto al 2011, e danno lavoro a 12.123 addetti.

Le imprese artigiane sono 854, il 27% del totale; le imprese femminili sono 676, il 21% del totale; le imprese con titolare under 30 sono 241, l’8% del totale; e le straniere sono 357, l’11%.

In città, le imprese femminili e giovanili sono superiori alla media provinciale.

A Montebelluna, oltre la metà delle imprese è attiva nei servizi alle imprese (il 29%, +8% rispetto la media provinciale) e nel commercio (24%). Ma la maggior parte degli addetti è impiegata nelle attività manifatturiere (26,5%) e nel commercio (26%).

La variazione della consistenza delle imprese nel decennio 2011-2021 racconta come è cambiata l’economia del territorio. Sono calate di numero le imprese del settore primario e secondario (agricoltura -13, manifattura -63, costruzioni -51) e sono aumentare quelle del terziario (alloggio e ristorazione +33, servizi alle imprese +51, servizi alle persone +39), eccetto il commercio calato di 84 unità.

Dati al 30.06.2021 e al 30 giugno 2011. Fonte Centro studi CCIAA Treviso-Belluno.


 

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