Firmato il Protocollo anti-discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro Ilaria Pempinella (CNA Impresa Donna): «Un Protocollo importante frutto di un anno di lavoro, mette in campo impegni concreti»

Mercoledì 13 dicembre 2023 è stato sottoscritto il “Protocollo operativo di buone pratiche per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni comprese le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro e la promozione del benessere lavorativo”.

Il documento è stato promosso dalla Consigliera provinciale di parità e sottoscritto da:

  • Ispettorato territoriale del Lavoro Treviso-Belluno
  • Spisal dell’Ulss 2 Marca Trevigiana
  • CGIL Treviso
  • CISL Belluno Treviso
  • UIL Treviso
  • Confindustria Veneto Est
  • Confartigianato Imprese Marca Trevigiana
  • Confcommercio Imprese per l’Italia Unione Provinciale di Treviso
  • CNA Territoriale di Treviso
  • Artigianato Trevigiano – Casartigiani Treviso
  • Cia Agricoltori Italiani Treviso
  • Coldiretti Treviso
  • Confagricoltura Treviso
  • Confcooperative Belluno-Treviso
  • Legacoop Veneto Ufficio Interprovinciale Treviso Belluno
  • Agci Veneto

La presidente di CNA Impresa Donna Ilaria Pempinella alla firma del protocollo anti-discriminazioni«Un Protocollo importante frutto di un anno di lavoro, a cui hanno aderito 16 parti tra soggetti istituzionali, organi di vigilanza e organizzazioni del mondo del lavoro  – afferma Ilaria Pempinella, presidente di CNA Impresa Donna (in foto) –. Ha l’obiettivo di promuovere, con azioni concrete, il benessere lavorativo e la parità tra uomini e donne negli ambienti lavorativi e contrastare la violenza e la discriminazione di genere».

 

I firmatari si sono assunti impegni precisi, ovvero:

  1. prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione, comprese le molestie e le molestie sessuali che, direttamente o indirettamente, limitano o impediscono il pieno rispetto della dignità della persona, sia nell’accesso che nella permanenza nel mercato del lavoro;
  2. promuovere azioni positive, quali:

― realizzare percorsi informativi, formativi e di sensibilizzazione nei luoghi di lavoro sui temi delle discriminazioni, molestie, molestie sessuali e benessere organizzativo per:

  • accrescere la cultura del rispetto delle persone (lavoratrici e lavoratori, datrici e datori di lavoro);
  • favorire il rispetto dei doveri di diligenza e fedeltà del dipendente in cui è ricompreso un comportamento fidato per non recare pregiudizio (articoli 2104 e 2105 codice civile);
  • favorire il rispetto dei doveri del datore di lavoro in materia di salute, sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e ambiente di lavoro (articolo 2087 codice civile e d.lgs. 81/2008) con l’obiettivo di perfezionare o consolidare relazioni interpersonali basate sui principi di eguaglianza e di reciproca correttezza (articolo 26, c. 3-ter, Codice delle pari opportunità);

I contenuti e le modalità di promozione dei suddetti percorsi informativi, formativi e di sensibilizzazione saranno elaborati dal Tavolo di cui al punto 6 del presente protocollo;

― redigere linee guida condivise tra le Parti firmatarie da diffondere nei luoghi di lavoro per favorire la corretta informazione sulle diverse forme di discriminazione possibili e sui doveri e i corretti comportamenti a cui devono attenersi le datrici e i datori di lavoro, le lavoratrici e i lavoratori, le collaboratrici e i collaboratori, nonché sulla conoscenza delle norme, delle procedure da attivare e dei soggetti preposti a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori nei casi di specie;

  1. promuovere accordi di secondo livello anche territoriali sui temi del presente protocollo e sulle misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per favorire il benessere organizzativo. Nel proporre nuovi accordi, le Organizzazioni sindacali dovranno tenere conto della specificità di ciascuna realtà imprenditoriale, del sistema di relazioni sindacali del settore di riferimento e in particolare delle esigenze organizzative e produttive, ferma restando la libertà di adesione a tali accordi;
  2. cooperare, per quanto di competenza, e nei limiti e per i ruoli previsti dalle vigenti discipline in materia per la corretta applicazione delle norme di settore e delle misure di prevenzione e protezione adottate contro i rischi di molestie e violenze contenute nel documento di valutazione dei rischi (DVR) oltre alla loro analisi là dove sia obbligatorio e necessario per la corretta applicazione della normativa;
  3. promuovere indagini conoscitive periodiche sulla presenza di molestie e violenze nei luoghi di lavoro, che potranno essere svolte su base volontaria, e/o raccogliere i dati già esistenti;
  4. costituire un Tavolo di lavoro tra Associazioni datoriali, Consigliera provinciale di parità, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Organizzazioni sindacali, Spisal, ULSS2 Marca Trevigiana per condividere e progettare gli interventi previsti dal presente Protocollo. Il tavolo si riunirà con cadenza semestrale sotto il coordinamento della Consigliera provinciale di parità.


 

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