La CNA in piazza insieme ai sindaci a chiedere equità per i Comuni trevigiani

Giuliano Rosolen, direttore della CNA provinciale di Treviso, è intervenuto questa mattina, a nome delle associazioni imprenditoriali, alla manifestazione dei sindaci a Silea, scesi in piazza per protestare contro il dissanguamento delle casse dei Comuni da parte dello Stato centrale. Bandiere a mezz’asta e amministratori con il lutto al braccio, i simboli della protesta. I Comuni trevigiani sono allo stremo. Molti sindaci non hanno il coraggio di dire ai cittadini che dovranno alzare le tasse.

«Le associazioni imprenditoriali condividono le richieste dei sindaci di avere trasferimenti adeguati, non di più ma almeno in linea con la media nazionale– ha affermato Rosolen nel suo intervento -. È ingiusto e insostenibile che i trasferimenti per abitante nella Marca Trevigiana siano 140 euro a cittadino quanto la media nazionale è di 350 euro. Noi non chiediamo allo Stato privilegi, chiediamo di essere trattati come gli altri, chiediamo che il nostro territorio abbia, come gli altri, le stesse risorse per renderlo competitivo e vivibile».

Il problema delle imprese trevigiane è il gap di competitività del territorio in cui sono insediate. Le imprese infatti, pur tra mille difficoltà, riescono a reggere la competizione internazionale, lo dimostra la tenuta dell’export; è il sistema territoriale, che sconta un deficit di infrastrutturazione, a non essere competitivo. E ciò danneggia indirettamente le imprese. Trasferimenti statali equi aiuterebbero il nostro territorio a recuperare competitività.

La CNA ha colto l’occasione della protesta dei primi cittadini per chiedere loro un impegno a favore della città metropolitana, la Pa.Tre.Ve., su cui le parti sociali della Marca hanno già fatto fronte comune per sollecitare la politica a lavorare in questa direzione.

«Programmazione unitaria sull’uso del territorio, razionalizzazione delle risorse, ottimizzazione dei servizi, risparmi nella spesa: questi i vantaggi della città metropolitana – spiega Giuliano Rosolen -. Oltre alla possibilità di intercettare il miliardo di euro destinato all’area metropolitana dall’Unione Europea».