La missione a Bruxelles di CNA Nordest Le testimonianze di chi ha partecipato

La battaglia per le micro e piccole imprese, il 99,4% delle imprese italiane, si combatte e si può vincere, in Europa. Il 60-70% della legislazione nazionale, infatti, è ormai recepimento di normativa comunitaria. Quindi imparare a pensare e agire in un orizzonte europeo non è un optional, bensì un must.

Non a caso, da molti anni, CNA ha un ufficio anche a Bruxelles che si occupa di rappresentare gli interessi delle imprese e di fare azione di lobbying verso i decision makers e le istituzioni europee allo scopo di favorire normative a misura di PMI.

Il 5-6-7 giugno una delegazione di CNA Nordest, che è il coordinamento delle tre Associazioni di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto-Adige, è stata in visita all’Ufficio di CNA Bruxelles. Del gruppo, composto di 27 persone, facevano parte anche alcuni rappresentanti di CNA territoriale di Treviso, tra operatori del sistema associativo e artigiani.

La missione è stata l’occasione per:

  • conoscere l’attività dell’ufficio di CNA Bruxelles, di cui è responsabile Elisa Vitella,
  • approfondire la Programmazione Europea 2021-2027,
  • creare contatti con funzionari della Camera di Commercio belgo-italiana e avere il quadro delle opportunità che il mercato belga ed europeo offre agli artigiani,
  • e più in generale per conquistare una visione europea in tutto ciò che quotidianamente si fa come Associazione e come artigiani.

La missione ha incluso una visita al Parlamento Europeo, sede di Bruxelles, l’incontro con alcuni parlamentari italiani eletti nella circoscrizione Nordest e con alcuni funzionari della Commissione Europea e delle rappresentanze italiana e veneta presso l’Unione Europea.


Ecco le impressioni “a caldo” dei partecipanti trevigiani alla missione.


MATTIA PANAZZOLO, direttore CNA territoriale di Treviso

Da inserire

ANDREA FORMAGGI, presidente di CNA Montebelluna

«Cos’ho compreso da questa missione? Che l’Europa va avanti lo stesso, sia che l’Italia sceglierà di adeguarsi sia che sceglierà di non adeguarsi al cambiamento in atto. CNA Bruxelles può farci avere le informazioni per trasformare in tempo utile le nostre produzioni. Un esempio? Se dal 2035 verranno vietate le auto a motore endotermico, gli artigiani che lavorano per il settore dell’automotive dovranno riconvertire le loro produzioni sapendo che da parte delle case automobilistiche o dai loro fornitori si verificherà un calo della richiesta di un certo tipo di componenti. Saperlo, aiuta a non farsi trovare impreparati e a diversificare clienti e produzioni. Questa missione mi ha inoltre permesso di osservare che c’è una mancanza di conoscenza, da parte dei funzionari e politici europei, del nostro mondo artigiano, che è un unicum a livello europeo. Dobbiamo farci conoscere di più e meglio».

ENRICO FOFFANI, responsabile Area Mestieri

«Ho capito che l’Europa, come struttura amministrativo-burocratica, è molto più vicina di quello che si immagina e questo responsabilizza molto di più sia noi che loro. La “scusa” della distanza, che non è mai stata valida, lo è tantomeno oggi. Mi ha fatto una buona impressione la rappresentanza che abbiamo a Bruxelles come Regione Veneto: mi è parso un buon collegamento tra istituzioni europee e il nostro territorio. CNA Bruxelles mi ha fatto un’ottima impressione: una struttura valida, di persone in gamba. Il mio auspicio è che le relazioni tra CNA Nordest e CNA Bruxelles si intensifichino, anche in vista delle elezioni europee del 2024, per far passare le nostre idee a chi siede nelle istituzioni e poi costruire progetti insieme».

ILARIA PEMPINELLA, presidente CNA Impresa Donna

«È stata un’esperienza interessante e formativa che mi ha inserito, fin dall’inizio, nel meccanismo istituzionale e politico europeo. Entrare, anche nel merito, dei dossier che interessano le PMI aperti presso le diverse istituzioni europee mi ha fatto percepire come questi temi impattino direttamente sul mondo artigiano e sulla trasformazione che dovrà affrontare, in particolare relativamente alla tematica green. È stato importante sapere che abbiamo un ufficio CNA a Bruxelles che può farsi carico di problematiche del mondo artigiano che arrivino dai territori».

FRANCESCO PILOTTO, presidente di CNA Asolo

«Ho acquisito consapevolezza di come funziona l’iter normativo in Europa. L’Unione Europea è un’opportunità che bisogna saper cogliere. Ho capito che ci rappresenta, gli eletti, hanno bisogno della nostra collaborazione. Vengono elette persone che spesso non hanno conoscenza delle problematiche del mondo artigiano e bisogna che, come CNA, gliele trasferiamo. Ho capito che è importante portare idee e numeri: le esigenze dei nostri territori e di noi artigiani vanno spiegate con i numeri, altrimenti finisce che altri abbiano più peso di noi. Ho capito che come sistema-Paese, per contare di più, dobbiamo imparare a fare squadra. Mancano ancora dei raccordi importanti, dobbiamo crearli tra impresa, territorio, università, istituzioni e politica».

GLORIA SPAGNOLO, responsabile CNA Formazione

«Questa missione mi ha fatto comprendere l’importanza del sistema europeo, da cui non possiamo prescindere. Come sistema-Paese siamo ancora molto distratti verso l’Unione Europea, poco attenti ai temi, poco consapevoli delle conseguenze. È un atteggiamento sciocco che non possiamo più tenere. Mi ha colpito la distanza di una quota di burocrazia europea dal nostro mondo artigiano. Parlavano di “finanziamenti dirette alle nostre imprese”… Ma le nostre imprese, per le dimensioni che hanno, non possono gestire finanziamenti diretti, devono piuttosto diventarne i beneficiari attraverso intermediari come, ad esempio, i nostri enti di formazione».

MAURO SILVESTRIN, presidente CNA Conegliano

«I tre giorni di formazione a Bruxelles mi hanno fatto comprendere la necessità di essere rappresentati in Europa come artigiani. Mi ha colpito la sede di rappresentanza della Regione Veneto e mi sono piaciuti molto i funzionari dell’ufficio di CNA Bruxelles, li ho percepiti molto competenti e bravi, ho visto che ci mettono il cuore. L’incontro con i funzionari della sede della Regione è stato proficuo: noi abbiamo dato degli input e altri ne abbiamo ricevuti da loro. Spero che questi contatti proficui continuino perché sono fondamentali».  


 

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