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Lorenzetto: "Una rete a contratto tra le società mandamentali". La relazione al Consiglio provinciale
«Come sistema associativo che opera in provincia di Treviso abbiamo costruito una rete a contratto tra le società di servizio mandamentali e provinciali con l’obiettivo di innalzare la capacità competitiva dei nostri centri servizi».
Lo ha annunciato il presidente Alfonso Lorenzetto all’Assemblea provinciale riunitasi giovedì 30 marzo per la relazione annuale e l’approvazione del bilancio consuntivo 2014.
«L’impegno – ha continuato Lorenzetto – è quello di arrivare ad avere un centro acquisti unico di beni e servizi, accrescere la professionalità dei nostri collaboratori, sviluppare un marketing comune, integrare i servizi superando le duplicazione, dotarci di tecnologie informatiche comuni per incrementare l’efficienza delle società di servizio. Per diventare operativi ci manca di risolvere la complessa questione della co-datorialità che ci consentirà di gestire tutto il personale con grande flessibilità».
Il Presidente, che ha fatto un bilancio delle attività che l’Associazione ha svolto nel 2014 sia sul fronte dei servizi che su quello della rappresentanza e sindacale, ha chiuso la sua relazione con «una riflessione sul rinnovo del Consiglio regionale del Veneto» che si terrà il 31 maggio prossimo.
«Noi riteniamo che il Veneto abbia un’importante e specifica responsabilità rispetto all’Italia perché rappresenta la parte più ricca e sviluppata del Paese e quello che decidono i veneti peserà sul futuro della Regione ma anche sul futuro del Paese – ha scandito -. Sul ruolo della Regione la nostra associazione veneta insieme alla CNA della Lombardia e la CNA dell’Emilia Romagna ha avanzato proposte che consentono di costruire un’economia forte e competitiva mettendo al centro l’impresa come fulcro della generazione di reddito e occupazione ma anche di innovazione e coesione sociale. Per concretizzare queste proposte in modo rapido ed efficace occorre un riassetto federalista delle istituzioni, superando rapidamente la fase del federalismo annunciato e del centralismo praticato».
Forte, la proposta lanciata. «Noi proponiamo che il Veneto e tutte le regioni italiane diventino regioni a statuto speciale e che siano responsabilizzate non soltanto sul versante della spesa applicando i costi standard, ma anche in quello delle entrate che devono essere rapportate alla ricchezza che c’è nel loro territorio in modo che dispongano di risorse sufficienti per incrementare la competitività delle loro economie».
Credito, legalità, semplificazione della burocrazia, formazione e le politiche del lavoro: queste le priorità che la Regione Veneto dovrà avere per mettere realmente al centro l’impresa, secondo la CNA.
«In questo percorso di riposizionamento economico del Veneto – ha concluso Lorenzetto -, la CNA vuole essere protagonista insieme alle sue imprese per questo auspichiamo che le politiche economiche e sociali che verranno adottate siano costruite con il dialogo sociale e che la CNA sia riconosciuta come soggetto rappresentativo generale delle imprese e accreditata a tutti i tavoli decisionali».