Patente a crediti, «Inaudito! Scaricano sulle imprese i loro ritardi» Nessuna proroga, entro il 1º ottobre obbligo di inviare all'INL una pec di autocertificazione

«Patente a crediti, la soluzione che ha trovato il Governo è quella di scaricare sulle imprese i costi dei ritardi della Pubblica Amministrazione. È la scelta peggiore che potesse fare».

Lo afferma Mattia Panazzolo, direttore di CNA territoriale di Treviso, ora che appare chiaro che, a differenza di quanto richiesto dalle Associazioni di categoria, non ci sarà nessuna proroga all’entrata in vigore della patente a crediti, il cui obbligo scatta dunque dal 1º ottobre.

Ma non essendoci ancora il portale per caricare i documenti e farsi rilasciare la patente a crediti, le imprese e i lavoratori autonomi soggetti all’obbligo dovranno mandare due volte le carte. La prima volta tramite PEC e la seconda volta tramite portale per avere la patente a crediti definitiva.

AUTOCERTIFICAZIONE ENTRO IL 1º OTTOBRE

Ieri, lunedì 23 settembre, alle ore 18:28:38 il Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha firmato la circolare che è arrivata all’attenzione dei responsabili Sicurezza e Ambiente di CNA Treviso verso le ore 20: per poter entrare in cantiere dal 1º di ottobre, i soggetti all’obbligo dovranno, entro quella data, inviare una PEC all’Ispettorato Nazionale del Lavoro in cui autocertificano di avere i requisiti per poter lavorare. Una cosa inaudita.  

«Siamo esterrefatti e amareggiati – rincara Panazzolo –. Una cosa del genere non si era mai vista:  obbligare le imprese a produrre in meno di una settimana un ulteriore adempimento burocratico per poter lavorare! Ci stiamo domandando se a Roma ci considerano sudditi o cittadini».

Poi, appena uscirà il famoso portale (la cui pubblicazione è prevista per il 1º ottobre stesso!), le imprese dovranno caricare i documenti per ottenere la patente a crediti definitiva entro la fine di ottobre.

SUDDITI O CITTADINI?

Se alla domanda “sudditi” o “cittadini” ognuno risponderà in base al suo sentire, la risposta a se ci sono imprese di serie A e di serie B invece l’ha già data il legislatore. Sono escluse infatti dall’obbligo della patente a crediti le imprese in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA, in classifica o superiore alla III. Ovvero le ditte più grosse.

IMPRESE DI SERIE A E IMPRESE DI SERIE B

«Come accade troppo spesso nel nostro Paese – conclude Panazzolo in modo poco lungimirante, ad essere più vessate dalla burocrazia sono le piccole imprese, ossatura del sistema produttivo italiano, che hanno anche meno risorse per farvi fronte».    


 

ULTIME NOTIZIE

CNA TERRITORIALE DI TREVISO

Viale della Repubblica 154
31100 Treviso
Tel: 0422.3155 - Fax: 0422.315666
Email: info@cnatreviso.it
CF 94004630268
Tutti i diritti riservati


Powered by Sixtema Spa