Pedemontana, Rosolen: «Completarla in fretta ma i soldi non vanno presi dalle tasche dei veneti»

«La Pedemontana è un’opera essenziale al Veneto perché contribuisce a decongestionare il traffico nei Comuni limitrofi e riduce drasticamente i tempi di percorrenza. Inoltre, un investimento di oltre 2 miliardi di euro aiuta l’economia e fa diventare il nostro sistema territoriale più competitivo. Però, quando il costo di un’opera passa da 800 milioni a 2,2 miliardi di euro vuol dire che l’operazione non è stata gestita al meglio. Si sono fatti accordi irrealistici sul traffico potenziale – 33 mila veicoli al giorno ora portati a 27 mila – e squilibrati a favore del concessionario: se il traffico era inferiore a quello programmato, la Regione per la differenza pagava il concessionario.

Adesso, a causa di questa gestione molto discutibile, la Regione vorrebbe mettere pesantemente le mani nelle tasche dei veneti per favorire il completamento dell’opera.

L’opera va completata in tempi rapidi senza ulteriori lievitazioni di costi, ma i soldi necessari non possono essere presi tutti dalle tasche dei cittadini veneti che già pagano tasse molto alte senza avere in cambio servizi e infrastrutture adeguati.

Occorre che la Regione faccia una spending review molto radicale e liberi risorse per questo progetto e che il Governo nazionale aumenti il suo contributo per l’investimento. Inoltre occorre agire sull’allungamento dei tempi della concessione che potrebbe permettere al privato di investire più soldi per il completamento dell’opera.

Occorre poi approfondire il nuovo modello di remunerazione del concessionario. La Regione pensa ad un canone annuo anziché ad una remunerazione fatta con i pedaggi. Occorre ponderare bene questa scelta per evitare che si ripeta ciò che è avvenuto con la gara del 2006 e con l’aggiudicazione del 2009.

C’è un ultimo aspetto, importantissimo: il pedaggio per le popolazioni dei comuni interessati dal passaggio dell’opera deve essere gratuito, come promesso all’inizio per controbilanciare i disagi provocati dal passaggio della superstrada».

Lo afferma Giuliano Rosolen, direttore della CNA territoriale di Treviso.