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«Pedemontana Veneta, risolvere al più presto le criticità» L'analisi delle carenze e le richieste di CNA Treviso
«Bene l’inaugurazione del tratto trevigiano della Pedemontana veneta, vanno ora accelerati il completamento e, soprattutto, i collegamenti viari con l’A27 e l’A4». Lo afferma Mattia Panazzolo, direttore di CNA territoriale di Treviso.
«Permangono poi due problemi, relativi al traffico, uno in entrata e uno in uscita – aggiunge Panazzolo -. In entrata: dobbiamo far sì che la nuova arteria venga utilizzata dal traffico locale (es: casa-lavoro) per sgravare la rete viaria ordinaria e liberare dal traffico i nostri paesi; per ottenere ciò vanno previsti degli incentivi all’utilizzo della SPV da parte dei residenti. In uscita: il traffico dalla Pedemontana non deve finire a intasare la già critica viabilità dei paesi, quindi vanno realizzate le bretelle di collegamento con gli assi viari principali in direzione nord-sud, in particolare verso la strada del Santo per Padova e la Valsugana. Infine, c’è una terza questione: serve tenere altissima l’attenzione per contenere gli eventuali appetiti che potrebbero nascere intorno al suo tracciato per non aumentare lo sviluppo urbanistico caotico e privo di programmazione che ha caratterizzato fino ad oggi la nostra regione, evitando ancora una volta di sacrificare il benessere collettivo di lungo termine a interessi e convenienze immediate del singolo Comune».
SPV: in sintesi, la CNA chiede
- dare incentivi all’utilizzo della Pedemontana Veneta da parte dei residenti per sgravare la rete viaria ordinaria e liberare dal traffico i paesi;
- realizzare le bretelle di collegamento con gli assi viari principali in direzione nord-sud, in particolare la strada del Santo e la Valsugana;
- contenere gli appetiti per evitare nuove urbanizzazioni intorno al suo tracciato, ragionando in una logica di lungo termine e non di convenienze immediate del singolo Comune.