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Riparazioni auto, la CNA ai riparatori indipendenti: segnalate chi ostacola il vostro lavoro
«Multe salate ai costruttori automobilistici che fanno i furbi e non applicano il nuovo regolamento UE che inietta dosi di sana concorrenza nel mercato di riparazione degli autoveicoli con lo scopo di abbassare i costi per gli utenti».
Lo chiede la CNA provinciale di Treviso che venerdì 22 ottobre ha organizzato una serata informativa gratuita sulla nuova BER, entrata in vigore il 1° giugno 2010, la quale ha introdotto norme atte a garantire la concorrenza nel settore dell’assistenza e della riparazione degli autoveicoli (automobili, camion e autobus). L’incontro si terrà alle ore 20.30 presso la sede provinciale della CNA, in viale della Repubblica 154, con relatore Mario Turco, segretario nazionale CNA Servizi alla Comunità.
Il nuovo regolamento UE è il n. 461/2010 e ha sostituito il 1400/02. Esso stabilisce che i riparatori indipendenti debbano avere accesso ai pezzi di ricambio degli autoveicoli prodotti dai costruttori automobilistici (che invece favoriscono le reti di riparatori autorizzati) e alle informazioni tecniche necessarie per eseguire riparazioni su mezzi sempre più sofisticati.
«I riparatori indipendenti sono importanti perché aumentano la scelta offerta ai consumatori e mantengono competitivo il prezzo delle riparazioni – spiega Giuliano Chies, responsabile CNA Formazione e Relazioni sindacali -. Le fatture delle riparazioni rappresentano il 40% circa dei costi totali che comporta il possesso di un auto, e negli ultimi anni il costo medio di un lavoro di riparazione è notevolmente aumentato. I consumatori risentono particolarmente degli effetti di tali incrementi nel contesto dell’attuale crisi perché sono più sensibili ai prezzi e inoltre guidano auto più vecchie, che necessitano di una più frequente manutenzione».
La legge che favorisce l’attività dei riparatori indipendenti ora finalmente c’è, servono però i controlli perché venga effettivamente applicata e sanzioni esemplari per le case automobilistiche che la aggirano (nel 2007 la Commissione Europea ha avviato quattro procedimenti contro Daimler/Chrysler, Fiat, Toyota e General Motors che non garantivano la necessaria diffusione delle informazioni tecniche ai riparatori indipendenti).
La CNA chiederà quindi ai propri artigiani di segnalare sospetti abusi e si incaricherà di segnalarli a sua volta alle autorità competenti.