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Rosolen: "Serve una moratoria sulla burocrazia inutile"
Formazione obbligatoria per le aziende in tema di sicurezza: dal 12 marzo sono aumentati i costi a carico delle imprese con aggravi di spesa che vanno da 100 a 200 euro per dipendente.
«Quando denunciamo che in Italia c’è un ambiente ostile all’impresa ci riferiamo anche, se non soprattutto, ai costi degli adempimenti burocratici che continuano a lievitare nonostante la crisi economica – rileva Giuliano Rosolen, direttore della CNA di Treviso e lancia una provocazione -: Servirebbe una moratoria sulla burocrazia inutile, oltre a quella sui mutui. E serve anche un nuovo rapporto Stato-cittadini basato sulla fiducia».
Sotto accusa l’accordo Stato-Regioni del 12 marzo 2012, che ha fissato i monte-ora minimi per i corsi di formazione sull’uso di attrezzature a rischio, quelle in genere usate in edilizia e nel comparto produttivo (macchine movimento terra, gru edili, gru su autocarri, carrelli elevatori, etc.).
I monte ora minimi entrati in vigore la scorsa settimana, a un anno dalla firma dell’accordo Stato-Regioni in cui sono stati definiti molti adempimenti in merito agli obblighi formativi stabiliti dal testo unico Sicurezza sul lavoro (dl 81/2008).
«La formazione sull’uso di questi macchinari è sacrosanta tanto che si fa già da un pezzo a garanzia della sicurezza sui luoghi di lavoro e della salute del lavoratore – spiega Rosolen – Prima ogni imprenditore stabiliva il monte-ore necessario in modo discrezionale in base alla sua esperienza, all’esperienza dei propri lavoratori e alla valutazione dei rischi. Adesso la quantità di ore la fissa la legge e ciò non sempre corrisponde alle esigenze delle aziende. In certi casi il monte-ore è eccessivo e comporta un inutile aggravio dei costi a carico delle aziende. In questo momento di crisi appare folle. Dal nostro punto di vista questo aumento di ore è eccessivo e poco giustificabile, mette in difficoltà le imprese e mette in difficoltà le associazioni di categoria che devono organizzare questi corsi. Il Prefetto, l’altro giorno, ha fatto bene ad appellarsi agli ispettori chiedendo sensibilità e umanità nelle verifiche nelle aziende. Serve però un cambio di marcia anche da parte del Decisore pubblico. Serve una moratoria sulla burocrazia inutile».
Nell’accordo Stato-Regioni del marzo 2012 c’è anche un aspetto positivo, che va sottolineato per onestà: d’ora in avanti questo tipo di corsi li possono fare solo le agenzie formative accreditate. Questo aspetto è una garanzia di serietà nell’avvenuta formazione e nella conseguente certificazione.
Per venire incontro all’aggravio dei costi della formazione sulle attrezzature a rischio, la cassa edile CEVA ha già previsto un contributo per le imprese che avviano i lavoratori dipendenti a tali corsi.