"Serve subito un nuovo governo per ripresa economica e civile"

Serve subito un nuovo governo per “mettere in campo i provvedimenti urgenti e le riforme meditate per l’innesco di un nuovo ciclo di ripresa economica e civile”.

Nei giorni scorsi il presidente Alfonso Lorenzetto e il direttore Giuliano Rosolen hanno inviato ai vertici nazionali una lettera affinché facciano pressione sulle istituzioni e sui partiti per arrivare presto alla definizione di un esecutivo “sostenuto da una maggioranza solida e responsabile”.
“Vi inoltriamo questa missiva, sollecitati dai nostri imprenditori che si sentono ‘alle corde’” scrivono i due dirigenti della CNA provinciale di Treviso.

“Le imprese non possono mantenersi competitive se operano in un sistema non competitivo” si legge nella comunicazione. E l’habitat, in Italia, è davvero poco amico di chi si mette in gioco e intraprende un’attività. Il clima di incertezza e il mancato governo – si ribadisce – sono i primi costi che gravano sulle imprese.

Nella lettera sono elencate le priorità del mondo economico trevigiano, quello che, nel nostro Paese, sta pagando il prezzo più alto alla crisi economica anche in termini di vite umane.
Dall’accesso al credito ai pagamento dei debiti commerciali, dalla moratoria sui mutui bancari (poi prorogata per tre mesi in data 20 marzo) al termine di 30 giorni per i pagamenti al carico fiscale “ormai insostenibile”, dalla burocrazia i cui costi continuano ad aumentare nonostante la crisi al costo dell’energia, tra i più alti.

Se il deficit di competitività del Paese va corretto e corretto al più presto perché è uno dei motivi di rallentamento della nostra economica, servono al tempo stesso “misure urgenti e strutturali per il rilancio dell’economia” a cominciare dalla revisione del Patto di Stabilità per escludere dai vincoli gli investimenti.

“Siamo convinti che l’agenda delle imprese sia l’agenda dell’Italia perché se muore l’impresa muore il Paese” conclude la missiva, ribadendo l’urgenza di un nuovo governo “capace di riforme ed europeista”. “Perdere tempo ora significa consegnare la nazione al declino economico e sociale e all’irrilevanza politica nel contesto globale.

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