Sicurezza sul lavoro, obiettivo zero “morti bianche”

CNA esprime la propria vicinanza ai famigliari dei caduti sul lavoro e ribadisce la centralità di investire in sicurezza, nel giorno della manifestazione unitaria dei sindacati confederali – Cgil, Cisl e Uil – per dire basta alle “morti bianche” in provincia di Treviso (ore 17, piazza dei Signori).

NELLE DITTE ARTIGIANE LA SICUREZZA È “BENE COMUNE”

Quello della sicurezza, infatti, è un tema che tocca particolarmente l’artigianato e la piccola e media impresa dove titolari, famigliari dei titolari, dipendenti e collaboratori lavorano gomito a gomito. Perciò la sicurezza è sentita come un bene comune.   

Nella tragica contabilità dei 6 morti sul lavoro nella Marca Trevigiana negli ultimi quattro mesi, infatti, uno di loro, Mirko Merotto, era il figlio del titolare dell’azienda agricola di famiglia. 

SICUREZZA, SONO TANTI GLI STRUMENTI PER ABBATTERE I COSTI DELLA MESSA A NORMA

«La sicurezza sul lavoro è un tema strategico, abilitante – afferma Mattia Panazzolo, direttore di CNA territoriale di Treviso -. Come Associazione, con i nostri associati, siamo da sempre impegnati su due fronti: diffondere e incrementare la cultura della sicurezza nelle aziende e aiutare gli imprenditori ad avvalersi di tutti gli strumenti a disposizione (formazione finanziata, bandi, incentivi) che vanno ad abbattere i costi della messa a norma».  

I CONTROLLI: SIANO SOSTANZIALI, PER LA REALI SICUREZZA DEI LAVORATORI

Il tema della qualità dei controlli da parte dell’Ispettorato del Lavoro e degli altri enti preposti è senz’altro uno dei nodi, dove per qualità si intende il miglior uso delle banche dati per un’accurata selezione delle ditte da controllare e, nell’ispezione, la scelta di concentrarsi sugli aspetti sostanziali.

«Gli ispettori del lavoro possono avere una funzione strategica e di stimolo fornendo all’impresa suggerimenti  su come adeguarsi sempre meglio alla normativa, non in un’ottica burocratico-procedurale ma per una effettiva, reale maggior sicurezza di tutti i lavoratori – conclude Panazzolo -. Serve muoverci tutti, ciascuno con il proprio ruolo, per ottenere l’obiettivo delle zero “morti bianche” nella nostra provincia, risultato che si ottiene con una collaborazione sempre più stretta tra tutti gli attori in campo, superando le contrapposizioni e anche la legittima rabbia che segue fatti così gravi».


 

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