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Statuto regionale: istituzionalizzare il Consiglio dell’Economia e dargli più poteri
«Lo Statuto regionale dovrà prevedere l’istituzione del Consiglio dell’Economia, oggi costituito in forma volontaristica. L’interlocuzione con tale organismo dovrà essere vincolante su tutti i provvedimenti che riguardano il mondo dell’impresa e del lavoro».
È una delle richieste che la CNA provinciale di Treviso, per bocca del suo direttore Giuliano Rosolen, ha avanzato oggi ai commissari della Commissione Statuto, che questa mattina si è riunita presso la Provincia di Treviso.
«Negli Stati evoluti il governo del territorio e dell’economia passa attraverso la stretta collaborazione tra le istituzioni, le forze economiche e le forze sociali – ha affermato Rosolen -. Condividendo la governance e la responsabilità delle scelte, si producono infatti risultati migliori».
La CNA ha proposto inoltre che lo Statuto regionale contenga indicazioni precise in direzione dell’accorpamento dei Comuni, in quanto «l’attuale frammentazione amministrativa non è più sostenibile sul piano delle risorse (Il Veneto ha 581 Comuni e la Marca Trevigiana 95!)». E che preveda inoltre indicazioni chiare in direzione della semplificazione dei livelli amministrativi e dell’eliminazione dei doppioni e delle sovrapposizioni delle competenze.
Nella visione della CNA, la Regione ridisegnata dal nuovo Statuto dovrà assumersi esclusivamente funzioni legislative, di indirizzo e di controllo e spogliarsi di ogni compito gestionale-amministrativo da devolvere a Province e Comuni che dovranno diventare i protagonisti dello sviluppo.
Sarebbe inaccettabile, infatti, passare dal centralismo di Roma a quello di Venezia. Bisogna invece puntare a una Regione delle Autonomie. Una Regione delle Autonomie all’interno di uno Stato federale, dove non esistano più sperequazioni anacronistiche tra regioni a statuto ordinario e regioni a statuto speciale.
Infine, l’associazione degli Artigiani ha chiesto che lo Statuto regionale venga approvato rapidamente definendo tempi certi.