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Veneto in zona bianca, la CNA: «Rilanciare l’attività di tracciamento»
«L’ingresso del Veneto in zona bianca è un segnale positivo che sottolinea la ripartenza di tutta l’economia, compresi quei settori che finora hanno subito chiusure e limitazioni più pesantemente di altri. Per le persone vaccinate non dovranno mai più essere previste restrizioni e per raggiungere questo obiettivo bisogna accelerare con la campagna vaccinale e rilanciare l’attività di tracciamento».
Lo afferma Mattia Panazzolo, direttore di CNA territoriale di Treviso, il cui obiettivo è rimanere in zona bianca anche dopo l’estate.
«L’attuale ridotta circolazione del virus suggerisce un potenziamento dell’attività di testing: con un numero basso di contagiati è infatti più semplice individuare e circoscrivere eventuali focolai – aggiunge il direttore di CNA Treviso -. Invece nelle ultime tre settimane il volume dei tamponi effettuati sulla popolazione si è ridotto del 34%. Come l’anno scorso stiamo andando nella direzione opposta a quella in cui serve andare con il rischio di ritrovarci, in autunno, con nuove restrizioni per le attività produttive e le persone. E non ce lo possiamo più permettere».