Giulia, la grafica consapevole Il mondo di questa giovane professionista castellana raccontato da Artigiani Next Generation

Giulia De Benedetto ha 28 anni e fa la grafica. La raccontiamo nell’ambito del progetto Artigiani Next Generation.

Ha aperto il suo studio nel Cowo 20/12 di Castelfranco Veneto.

È la città dove è nata e in cui è di recente tornata dopo diverse esperienze di studio e lavoro “fuori porta”, a Treviso e a Trieste e in metropoli europee come Milano e Parigi.

Queste esperienze l’hanno fatta crescere a livello personale mentre dal punto di vista professionale le hanno dato modo di «vedere tante realtà diverse, che non esiste un solo modo di lavorare» e le hanno una dato «una certa prospettiva sulla sua professione».

«Il fatto di lavorare in Francia con una lingua che non è la mia – racconta – è stato molto difficile perché c’era questa sconnessione tra testo, immagine, senso che non è banale per chi si occupa di comunicazione».

TORNARE A CASA, UNA SCELTA «CONSAPEVOLE»

Giulia è un “cervello rimpatriato”, categoria ora aiutata anche dal fisco italiano per sbloccare la grande emorragia di risorse umane qualificate che da anni interessa il nostro Paese.

«Sono tornata a casa inizialmente per motivi personali ma poi, dopo un periodo lontana da casa, volevo vedere se riuscivo a fare il mio lavoro qui dove ho tutti i miei affetti, la mia famiglia, i miei amici. È stata una scelta consapevole quella di tornare qui».

LAVORO E TEMPO LIBERO: PASSIONI CHE SI INTRECCIANO

Giulia è innamorata del suo lavoro. Per lei è una «passione» e un’«opportunità di indipendenza».

«Il lavoro mi ha permesso di poter vivere diverse esperienze autonomamente, conoscere un sacco di persone,  diversi professionisti – racconta -. È un’opportunità, una passione, e penso che sia anche il mio futuro».

E il tempo libero è investito anche per migliorare la sua professionalità.

«Spesso non è facile separare lavoro e tempo libero perché per me tempo libero significa andare a visitare una mostra e andare a visitare una mostra significa “studiare” per il mio lavoro».

LA SUA GRAFICA PER AIUTARE LE AZIENDE AD “ALTO POTENZIALE”

Del suo mestiere dice: «Penso che si possa fare grafica in maniera giusta e non superficiale. Spesso la grafica viene additata come troppo “frivola”. Credo che si possa riacquistare il senso primo della comunicazione e quindi della grafica anche in ambiente industriale-commerciale».

Ad un azienda si sente di poter offrire un valido aiuto per comunicare prodotti e servizi. «Ci sono aziende con tantissimo potenziale che però non sanno raccontarsi, non sanno comunicarsi e quindi vengono penalizzate. Il mio ruolo è quello di comunicare con chiarezza “chi sei e cosa fai”».

FARE PARTE DI CNA È «SENTIRSI CON LE SPALLE COPERTE»

Far parte di un’Associazione di categoria per Giulia significa «sentirsi parte di una cosa più grande, sentirsi con le spalle coperte. Essere da sola a lavorare ma non sentirsi da sola a livello professionale».

Nel video altre risposte che raccontano il mondo di Giulia.

  • Cosa vede questa giovane professionista nel suo futuro?
  • Che cosa la motiva?
  • Che cosa la preoccupa?
  • Cos’è per lei la felicità?

Le foto sono di Alfonso Lorenzetto.


Guarda il video:


 

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